Page 174 - merged
P. 174

180                                                                d
                                                                   q
ta oceanica, ma è probabile che non ci siano stati avveni-         l
menti di rilievo e che la flotta abbia avuto sempre il vento a     l
favore, visto che dopo soli ventun giorni approdò nel Nuo-         c
vo Mondo. Il 15 giugno arrivarono alla Martinica, l'isola          a
subito a sud della Dominica, e vi si fermarono tre giorni a        B
riposare, rincalzare le riserve di acqua e lavare gli indu-        s
menti in acqua dolce; sembra che né le amazzoni né i guer-         n
rieri caribi siano venuti a disturbare la spedizione spagnola,     d
la quale poté tranquillamente ripartire per l'esplorazione co-     s
stiera dell'intero arcipelago delle Antille, scoperte nel cor-     m
so del secondo viaggio.                                            t
                                                                   s
   Il 29 giugno la flotta entrò nella rada di Santo Domingo,       d
ancorando al largo. I sovrani avevano espressamente proi-          f
bito a Colombo di fare scalo nel suo vicereame durante il
viaggio di andata, così da evitare spiacevoli attriti fra lui e    r
il nuovo viceré Ovando: ma l'ammiraglio aveva più di una           p
ragione per affacciarsi nella capitale. Anzitutto sapeva che       l
Ovando era in procinto di far tornare la sua flotta in patria,     n
e desiderava affidare a questa alcune missive; sperava poi         t
di persuadere qualche capitano a barattare la Bermuda, len-        H
ta come veliero ma ottima come nave da carico, con qual-           d
che imbarcazione più piccola e maneggevole; la terza ragio-        s
ne, la più importante, era che, prevedendo l'arrivo di un ci-      t
clone, pensava di mettersi lì al riparo. Colombo aveva già         q
subito due cicloni, uno dietro Saona, nel 1494, e un altro a       m
Isabela, nel 1495, ed era ormai in grado di riconoscerne le
avvisaglie: onde lunghe e d'aspetto oleoso che rotolavano
da scirocco, grossi cirri velati che correvano alti attraverso
il cielo, brevi colpi di vento che increspavano la superficie
dell 'acqua; in più, gli effetti della bassa pressione si faceva-
no sentire sulle sue articolazioni artritiche e (indizio questo
sconosciuto alle stazioni idrografiche moderne) molti abi-
tanti delle profondità marine come otarie e lamantini afflui-
vano in gran numero alla superficie. Tenendosi in panna al
largo della foce del fiume Ozama, l'ammiraglio inviò quin-
di il suo fedele capitano, Pedro de Terreros, a consegnare al
governatore Ovando una nota con cui chiedeva ospitalità
   169   170   171   172   173   174   175   176   177   178   179