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il quale era quello di procedere lungo la strada maestra dell'Atlantico, che
costeggiava l'Africa, e fino al limite delle isole che sorgono dirimpetto
quel Continente. Una richiesta che presupponesse lo svolgimento d'un
programma diverso da quello nazionale - impostato e perseguito da lunga
teoria di anni ,- non solo non sarebbe stata accolta, ma non avrebbe tro-
vato neppure la predisposizione mentale per la sua comprensione.
E allorquando Colombo, fatto ardito dall'esempio di altri navigatori
suoi connazionali, che in passato erano stati molto fortunati nel campo
esplorativo, osò presentarsi al Re per esporgli il suo progetto, trovò un
ambiente assolutamente sordo.
[oào da Barros, il Tito Livio del Portogallo, pure riconoscendo che
Colombo era « uomo esperto, eloquente et buon latino», « eloquente et
sapiente nelle cose della Geografia », ma «molto glorioso nei suoi fatti »,
finisce col dire che « il Re, perciocchè vedeva che era huomo troppo cian-
ciere et glorioso in mostrare le sue virtù et ingegno, et più borioso et pieno
d'immaginatione con la isola Cipango, che verace et certo in quel che
diceva, gli dava poca fede».
Quindi, nonostante tutte le belle qualità che il Barros pone in rilievo
assieme a presupposti difetti, alla fine dei conti Colombo era preso per un
ciarlatano (cianciere, parolaio) e, difatti, re Giovanni II, per liberarsene,
lo aveva accomiatato con una trovata brillante, la quale, sebbene riposasse
in parte su di una premessa vera, celava il giudizio personale del Re sul
riguardo.
Re Giovanni, difatti, s'era astenuto dal dirgli chiaro e tondo che il
progetto propostogli non era conforme alle vedute del programma nazio-
nale e che non se la sentiva di porlo sotto il proprio patronato, e gli aveva
fatto osservare, invece, che, dato e non concesso che si volesse tentar l'im-
presa, ponendo in esecuzione lo straordinario progetto, non si sarebbero
trovati equipaggi, i quali accettassero di andare a scoprire per il Mare
Oceano, senza veder ogni giorno la terra, giacchè, com'era noto, fino a
quel momento, nessuno aveva mai osato allontanarsene.
Naturalmente, la faccenda non poteva finire così. Colombo non era
persona da potersi barattare con scuse più o meno magre, anche se queste
si palesassero d'una certa fondatezza. Egli era tutt'altro che propenso a
deporre le proprie armi, senza avere prima esaurito ogni risorsa di com-
battente fiducioso nel trionfo finale della propria idea. Tornò, dunque,
alla carica asserendo di avere meglio inquadrate le proprie idee nel pro-
gettato piano e mostrandosi fiducioso nelle buone disposizioni, più appa-
renti che reali, del Sovrano nei suoi confronti.