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Il Castello di S. Giorgio de la Mina.
                                                    Incisione da « Africa» di Dapper (Amsterdam, r670).

di circolo massimo terrestre, già fissato dall'astronomo arabo Al Ferghani

in miglia 56 e i3, ci dà incidentalmente notizia di avere effettuato tale

controllo con diligenti misure da lui prese, con l'astrolabio e col quadrante,
durante le navigazioni che spesse volte compiva da Lisbona, per Austro,
onde recarsi in Guinea.

    Da ciò, come pure da altre circostanze e fatti concomitanti, si può
dedurre che questo periodo della vita portoghese di Colombo, vissuta sul-
l'Atlantico, fu eminentemente ammaestrativo perchè, oltre al controllo o,
meglio, all'accertamento pratico di alcune nuove cognizioni apprese dai
libri studiati, gli permise di acquistare la specifica conoscenza della con-
dotta della navigazione velica su quell'Oceano, dalle caratteristiche così
diverse di quelle del Mediterraneo, cognizioni tutte che gli tornarono di
molto giovamento, allorquando si trattò di condurre la sua memoranda
traversata.

    E non è del tutto fuori di luogo pensare che negli stessi anni I482-85
debba circoscriversi il periodo in cui la mente di Colombo abbia comin-
ciato ad affissarsi su qualcosa di nuovo e d'inconsuetamente ardito. In

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