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mento e lettere private); atti notarili rinvenuti in Archivi, specialmente
di Liguria; testimonianze di contemporanei anteriori e posteriori al tempo
in cui Colombo cominciò ad attirare sopra di sè l'attenzione del mondo
civile.

    Nessun elemento di verità, nè di lontana probabilità, è riscontrabile
in tutte indistintamente le tesi, le quali contesero la genovesità di Colombo
perchè, pur prescindendo da quanto diremo fra poco nei riguardi delle
altre categorie di fonti, la patria di Cristoforo Colombo era stata denun-
ciata, in modo preciso e inequivocabile, da lui medesimo nel suo primo
testamento, od Atto istitutivo del Maggiorasco, in data 22 febbraio I498.

    In tale documento d'ultima volontà - non ha valore il fatto che, in
seguito, sia stato sostituito da altro di più fresca data - le affermazioni
della genovesità sono talmente chiare e si succedono in maniera così insi-
stente, da dissuadere chiunque volesse tentare tesi in contrasto.

    Dichiara, infatti, il Grande Navigatore, d'essere nato a Genova e,
poichè è uscito da quella città e in essa è nato, ordina al proprio erede di
mantenere in essa, e nella maniera più decorosa, una persona della fa-
miglia, che vi prenda stabile dimora, per poterne avere, occorrendo, aiuti
e protezione. Elogia la prosperità e la solidità del Banco di S. Giorgio,
dove l'impiego del danaro è sicuro, perchè Genova è città nobile e pos-
sente sul mare. Consiglia all'erede di oprare sempre per l'onore, il bene
e l'innalzamento della città di Genova, e di fare ogni cosa per difendere
ed accrescere l'opulenza e il decoro di quella Repubblica!

    Oltre a questo chiarissimo documento - il quale, malgrado esista il
decreto dei Reali che lo approva e lo inserisce integralmente nel proprio
testo, venne ritenuto non autentico da critici di mala fede - c'è da notare
un altro particolare molto significativo, che riguarda entrambi i fratelli
Cristoforo e Bartolomeo Colombo. Costoro, prima ancora che venissero
nobilitati dai Reali spagnoli e che potessero fregiarsi del titolo d'onore
Don, usavano aggiungere al loro casato la designazione di Terra Rubra
(di Terra Rossa), indicativo del luogo di provenienza del ceppo della loro
famiglia, probabilmente, per distinguersi da omonimi appartenenti ad
altro ramo collaterale della stessa famiglia.

    Terra Rossa è, appunto, una località presso Mocònesi, nella vallata
di Fontanabuona - la valle bagnata dal torrente Lavagna - dalla quale,
come tosto chiariremo, trasse origine il ceppo della famiglia da cui discese
il Navigatore.

    c) Altre prove: le lettere private di Colombo e gli Atti degli Archivi
di Genova. - Altre prove, che rafforzano la tesi della genovesità, si tro-

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