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sono conciliabili, nè con l'indole, nè con l'elevata cultura di Don Fer-
nando e neppure con lo strettissimo grado di parentela che lo legava al
Protagonista dei fatti narrati, circostanza quest'ultima che vieterebbe di
ammettere l'ignoranza e il dubbio circa la famiglia d'origine, la data e
il luogo preciso di nascita e altre informazioni sul proprio genitore.
Questo sia detto indipendentemente da altri rilievi molto significativi,
come quello di riscontrare nell'opera qualche brano che sembra essere
stato attinto a lavori stampati dopo la morte del presunto biografo e di
trovarvi incluse vanitose gonfiature e inverosimili bravate, che le elette
doti di mente e di cuore di Don Fernando avrebbero ben saputo evitare.
Fra l'altro, queste gonfiature e bravate non giovano all'accrescimento della
innegabile grandezza dello Scopritore, anzi, la pregiudicano, facendolo
apparire bugiardo, ignorante e millantatore.
Per spiegare il mistero de Le historie, si potrebbe supporre - siamo,
quindi, nel campo delle ipotesi - che Don Fernando avesse composto
- specie nel periodo del famoso processo (pleito) intentato dall'erede dello
Scopritore (il fratello Diego) per ottenere il riconoscimento dei propri di-
ritti - memoriali diversi per difendere l'opera e la memoria del genitore,
come pure che, nell'intenzione di scrivere un giorno un lavoro biografico
del padre (progetto poi non portato a compimento per il sopraggiungere
della morte) avesse buttato giù appunti relativi a qualche particolare pe-
riodo della di lui vita - quale, ad esempio, quello compreso fra il 1502
e il 1504, in cui giovinetto quattordicenne aveva preso parte al quarto
yiaggio transatlantico del padre - e che, parecchio tempo dopo la morte,
un anonimo compilatore, per incarico di Don Luis Co16n, Terzo Ammi-
raglio del Mare Oceano, perchè figlio del primogenito dello Scopritore,
si sarebbe avvalso di tali scritti ed appunti e, rimaneggiandoli qua e là e
completandoli con l'aggiunta di altri particolari fantastici, avrebbe mani-
polato una completa biografia, quale essa ci appare oggi.
Perchè mai Don Luis Co16n avrebbe dato un incarico di tal genere?
Oltre al bisogno di far danaro, di cui non ne aveva mai abbastanza,
Don Luis Co16n, persona volgare e moralmente spregevole, accarezzava
altri propositi. Difatti, da Le historie traspare la vanitosa preoccupazione
di dimostrare che la nobiltà dei Col6n non era recente, ma risaliva a data
antichissima, per cui i Sovrani, dopo l'avvenuta scoperta, non avrebbero
:atto altro che confermarla. E questo premeva molto a Don Luis per
turare la bocca agli sprezzanti hidalgos spagnoli, i quali mal tolleravano
nei loro ranghi i Col6n, eredi d'un plebeo straniero.
E traspare, altresì, dalla non necessaria introduzione di particolari fan-
tastici e di circostanze inverosimili, la preoccupazione di un'esagerata esal-
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