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Cristoforo Colombo.
Ritratto di anonimo (Madrid,
Biblioteca Nazionale).

libri di studio e agli scritti del padre, tutte le opere che si scrivevano in
Spagna e altrove sulla vita dell' Ammiraglio, sulla di lui scoperta e sulle
successive esplorazioni del Nuovo Mondo, non ne abbia mai fatto alcun
cenno (neppure nel proprio testamento, in cui ricorda gli altri suoi scritti),
nè presso quella Biblioteca esistono, comunque, tracce della misteriosa
opera.

    Ed altrettanto strane rimangono certe scuse, non richieste da alcuno,
che figurano nella Prefazione del Moleto, dove costui s'indugia nel dire
che non c'è da dubitare che l'istoria non sia vera, nè che non sia scritta
dal figliuolo dell' Ammiraglio, nè che quello pervenuto in Italia non sia
l'originale dell'opera!

    Perchè quest'insistenza nel cercare d'allontanare eventuali sospetti del
lettore? Era, dunque, il contenuto del libro materia da destar sospetti?

    Tutto ciò che abbiamo riferito, restringendolo nel più breve spazio
possibile, consiglia gli storiografi e i biografi di usare questa fonte - ec-
cetto nella parte che riguarda il quarto viaggio colombiano - con la
massima cautela e dopo averla controllata, quando ciò sia possibile, con
altra fonte.

   13. La « genovesità» dello Scopritore: a) Tentativi stranieri, antichi
e recenti, per impugnare la genovesità. - Uno dei pochi fatti della vita
di Cristoforo Colombo, in cui la Tradizione concorda con la Storia, è

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