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quello della sua ongine italiana o, meglio, della sua appartenenza a
Genova.

     Non è fuor di luogo ricordare qui, come siano riusciti del tutto inani
i tentativi stranieri che in passato - e qualcuno ancora di recente -
hanno conteso a noi l'Uomo e la sua gloria. Abbiamo udito trombe, più
o meno stonate, che cercavano di sopraffarsi a vicenda, per affermare, con
passione degna di miglior causa, che Cristoforo Colombo ebbe origine
greca, guascone, scandinava, portoghese, inglese, còrsa, elvetica del Canton
Ticino e di quello di Ginevra, spagnola d'Estremadura, di Galizia o di
Catalogna!

     Talchè, di questo passo, un bel giorno sarebbe balzato fuori un Co-
lombo di chissà quale altro paese del mondo e, fors'anche, d'America!
Perchè, no? Dopo tutto, chi meglio d'un americano avrebbe potuto indi-
care la propria terra a coloro che l'ignoravano?

     Bando agli scherzi, chè, invece, si tratta di cosa molto seria. Epperò
- e questo è il guaio peggiore - tutte le anzidette tesi, bislacche o infon-
date, potevano imperversare e trovare credito fra il pubblico profano, il
quale, non essendo tenuto a seguire il movimento scientifico, neppure
nel campo storico, è - come abbiamo già ricordato - sempre propenso a
a raccogliere le novità da qualunque parte provengano, anche se stolte, false
o inconsistenti, giacchè non si cura di controllarle.

     Allo stesso modo, come sono da rigettare le tesi che tentarono di
attribuire allo Scopritore del Nuovo Mondo origini straniere, sono, del
pari, da non accogliersi le pretese di tal une località italiane ,..-- e non sono
poche :- le quali volevano attribuir si la gloria di avergli dato i natali.
Difatti, nelle due Riviere liguri contestavano a Genova i natali di Cristo-
foro Colombo: Chiusanico in val d'Oneglia, Finale Ligure, Savona, Al-
bissola, Cogoleto, Quinto, Nervi, Bogliasco e Chiavari. A questi luoghi,
bisogna ancora aggiungere: Cùccaro nel Monferrato, e Pradello, frazione
del Comune di Bèttola, in provincia di Piacenza.

     In fondo, trattavasi quasi sempre di vanitose affermazioni di malinteso
sentimento nazionalista, o di appassionate gare di campanile, fomentate
da certi appigli forniti, o dalla sospetta fonte de Le historie J il Vangelo
di taluni storici colombiani, oppure da false apparenze, se non da docu-
menti apocrifi.

     b) Le prove della· genovesità: il testamento e la designazione origi-
naria « di Terra Rossa l). ,..-- Orbene, esistono tre gruppi o categorie di
fonti, indipendenti l'una dall'altra, le quali attestano concordemente la
genovesità colombiana, e cioè: documenti personali di Colombo (testa-
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