Page 45 - merged
P. 45
Copia di lettera di Angiolo
Trevisan, con un accenno a
Cristoforo Colombo.
Da Granada, 21 agosto '50' (New-
castle, Libreria Sneyd).
Questo sia detto in breve, per non tediare il lettore con un'arida filza
di nomi.
E parliamo, infine, delle testimonianze della nostra letteratura, le quali,
a cominciare dalla fine del secolo xv in avanti, sono numerosissime e con-
cordi. Così, le prime opere divulgative delle nuove scoperte geografiche
compilate da Trevisan, Montalboddo, Madrignano, Fregoso, Gallo, Se-
narega, Giustiniani, Foglieta, Interiano, Ramusio, ecc., che lo dichiarano
genovese. Inoltre, nobilissime opere di poesia, sebbene non apparse nel se-
colo della Scoperta, come la Gerusalemme liberata del Tasso, le Liriche
del Chiabrera e del Tassoni, La Nautica del Baldi e, poi, le opere storiche
del Bembo, del Segni, del Guicciardini, del Benzoni, ecc., ribadiscono tutte
la genovesità di Cristoforo Colombo, segno evidente che questa era nota
Urbis et Orbis!
Sicchè, concludendo, attraverso le tre categorie di fonti, che abbiamo
rapidamente passato in rassegna, non può rimanere dubbio alcuno circa
la nascita genovese di Colombo. Nè, a tal riguardo, possono avere effi-
cacia probatoria le ciance, che vengono almanaccate ne Le historie attri-
43