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le condizioni del problema restassero soddisfatte, perchè propno ciò ne
garantisce il grado di probabilità.

     Poichè l'Atto istitutivo del Maggiorasco contiene una clausola impe-
gnativa per l'uso della sigla da parte dell'erede, soltanto dopo che è entrato
in possesso dell' eredità ed è stato investito delle relative dignità, è chiaro
che la formula racchiusa nella sigla deve costituire una delle prerogative
inerenti a tali dignità.

     Dato, poi, che l'uso delle in vocazioni religiose era generalmente prati-
cato nell'esordio degli Atti emanati dalle Autorità dell'epoca, quella adot-
tata da Colombo nella veste di Ammiraglio Maggiore, Vicerè e Governa-
tore, doveva rispecchiare, altresì, la consapevolezza delle cariche rivestite
e il proposito di difenderne le prerogative attinenti.

     Ma, non avendo Colombo svelato, neppure ai suoi figli e ai suoi intimi,
il secreto racchiuso nel complicato criptogramma, ne deriva che tale se-
creto, se fosse stato rivelato, avrebbe potuto sollevare contrasti e opposizioni
da parte di qualcuno che poteva opporsi all'uso. Probabilmente, i Reali.

     Certo che il titolo di Almirante Mayor avvicinava Colombo e i suoi
successori .a] rango di un Principe della Casa Reale, qual era stato il pre-
decessore in tale carica, Don Alfonso Henriquez, Infante di Spagna, ed
anche la dignità di Vicerè, più ancora di quella di Governatore, ribadiva
il concetto di rappresentare un'autorità di rango sovrano e il diritto di po-
teme rivestire i segni esteriori.

     Ora, allo stesso modo come Colombo aveva modificato i colori della
parte superiore dello stemma gentilizio, a suo tempo concessogli, per ren-
derli identici a quelli della corrispondente parte del blasone reale, così
avrà voluto adottare, benchè convenientemente ridotta e siglata, la mede-
sima formola usata dai Sovrani nell'esordio dei loro Atti. Pertanto, l'inter-
pretazione da dare potrebbe essere la seguente:

              X ristu S - M ari A S anct A - Y acobu S

nella quale Sant'Jago è il protettore della Spagna e, difatti, la sua invoca-
zione, assieme a quella della Santissima Trinità e della Vergine Maria,
veniva dai Reali di Castiglia, dapprima, e, poi, da quelli di Spagna, pre-
messa nei documenti che rivestivano una certa solennità. Così avrebbe
spiegato il Magnaghi.

    82. Amerigo Vespucci si occupa dell'allestimento della terza spedizione
di Colombo. - Nessuno più dell'Ammiraglio poteva conoscere a fondo
le condizioni di grande disagio in cui si dibattevano, specie per la penuria
dei viveri, i coloni lasciati all'Isabela e, dato che i Reali erano stati, dap-

            17 - BIGNARDELLI.
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