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Per quella volta, quindi, neanche 1'Aguado, col suo voluminoso incar-
tamento di denuncie e testimonianze a carico dell'Ammiraglio, ebbe par-
tita vinta.
Una sola magra soddisfazione ,.- piccola goccia di miele nel loro ab-
bondante fiele - poterono cogliere gli accusatori dei fratelli Colombo: il
mancato riconoscimento da parte dei Sovrani della nomina ad Adelantado
fatta dall'Ammiraglio in persona del fratello Bartolomeo o, per meglio
dire, essendosi re Fernando risentito che tale nomina fosse avvenuta senza
chiedere la preventiva autorizzazione dei Sovrani, Don Bartolomeo venne
nominato con provvedimento reale del 22 luglio 1497, senza tenere affatto
conto di ciò che era avvenuto in precedenza.
L'Ammiraglio parlò alla Regina delle sue nuove scoperte fatte nel set-
tore oceanico, delle ulteriori miniere d'oro ritrovate in vicinanza della
costa dell'Española, delle sue future speranze di potere riuscire a mettere
le mani sopra ricchezze maggiori. E, soprattutto, le illustrò la nessuna
collaborazione avuta nella sua opera di colonizzazione da tutti quegli
spiantati, che credevano di potere arraffare facili fortune e che, viceversa,
si erano dimostrati indesiderabili sotto tutti gli aspetti. La loro propaganda
disfattista in colonia e l'aggravamento del disagio derivante dalla penuria
dei viveri con la presenza di tante bocche inutili, erano cose che si dove-
vano e si potevano evitare.
La Regina si rendeva ora conto che i duri ordini emanati dall'Ammi-
raglio all'Española per la comune salvezza, e il rigido piede d'uguaglianza
su cui aveva dovuto impostare, a cominciare da se stesso, il razionamento
alimentare, con l'esclusione di coloro che si rifiutavano di contribuire alle
fatiche della colonia, avevano urtato la suscettibilità dei nobilotti avventu-
ratisi con Colombo nelle nuove terre e che le accuse mostravano essere state
a bella posta esagerate, per puro spirito di rappresaglia, onde ottenere la
sperata soddisfazione dell'offeso orgoglio personale. E, certamente, la Re-
gina si rifiutava di seguirli su tale insidioso terreno.
Circa, poi, le pretese ruberie dei Colombo, che 1'Aguado avrebbe vo-
luto tirare in ballo, avvalorandole col ridicolo sequestro operato in danno
di Don Diego Colombo, di un po' di polvere d'oro e qualche perla che
costui recava in omaggio a Beatriz Henriquez, la Regina non si lasciò
ingannare e, anzi, ordinò che ogni cosa venisse restituita a Don Diego.
Il momento, però, non era propizio per trattare di nuove spedizioni.
La Regina era, allora, tutta assorbita dalle sue funzioni di mamma, le
quali, poi, collimavano con la politica estera della Spagna e avrebbero
asssicurato a quest'ultima l'egemonia sulla maggior parte dell'Europa.