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Difatti, l'altra sua figliuola, la Principessa Juana, avrebbe sposato fra
breve l'arciduca Filippo d'Austria, mentre il figliuolo, il Principe eredi-
tario Don Juan, avrebbe sposato la Principessa Margherita, figlia dell'im-
peratore Massimiliano.
La regina Isabela, come vien provato da una lettera di ringraziamento
inviata all'Ammiraglio il 18 agosto di quell'anno, aveva persino chiesto a
quest'ultimo consigli circa la migliore rotta che la flotta in partenza da
Laredo, sul Mar di Biscaglia, e che accompagnava la sua figliuola alle
Fiandre, avrebbe dovuto seguire. Evidente segno di fiducia e di stima!
Nell'autunno del 1496 si cominciarono ad intavolare le prime tratta-
tive per una spedizione transatlantica e la Regina dispose che venisse aperto
un credito di 6 milioni di maravedis per provvedere al relativo armamento,
se non che, essendo rientrato il 20 ottobre a Cadice Pero Alonzo Niño,
reduce dall'Española, ed avendo costui scritto ai Sovrani di avere portato
in Spagna un carico d'oro, re Fernando fece subito stornare a suo favore
il credito dei 6 milioni di maravedis, per provvedere alle opere di Iortifi-
cazione della frontiera con la Francia, nazione con cui la Spagna era in
lotta per," il contrastato predominio sulla Penisola italiana e le sue isole.
Quando si vide di che natura era il carico d'oro recato dal Niño
- 300 schiavi Indiani da vendersi sui mercati d'Andalusia e di Castiglia -
subentrò una pgorasnc,doessdae.lusione nell'animo dei Sovrani ed anche la Regina
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Colombo s'affrettò a spiegare che, in ottemperanza agli ordini dei
Reali, suo fratello l'Adelantado aveva spedito in Europa quel carico umano
preso, in massima parte, tra i feroci cannibali per punirli del loro infame
vizio e, in minima parte, fra gli Indiani non cannibali resisi colpevoli d'uc-
cisioni di Spagnoli.
Con siffatte spiegazioni, l'animo della Sovrana si rasserenò, ma, per il
momento, le trattative subivano un primo necessario arresto.
Avvenuto il 4 aprile 1497 il matrimonio del giovanissimo e gracile In-
fante di Spagna, Don Juan, si cominciò a riparlare della futura spedizione,
e sarebbe troppo lungo elencare tutti i provvedimenti emanati dalla Regina
per agevolarne la preparazione, sebbene un imprevisto luttuoso avveni-
mento dovesse tosto ritardarla ancora.
Il 4 ottobre 1497 moriva l'erede al trono, Principe Don Juan, e non è
da ridirsi l'acerbo dolore provato dall'affettuosa mamma e Sovrana. Co-
lombo fu costretto ad una paziente attesa per rispettare il tempo concesso
al vivo dolore della Regina per la perdita dell'amato figliuolo, ma, perve-
nuto al Natale di quell'anno, ritornò alla carica ej per riguadagnare il
tempo perduto, non disdegnò, lui Almirante Mayor del Mare Oceano, Vi-