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(al mercato di Bruges i Genovesi avevano stabile dimora) e dell'Inghilterra,
se non che, uscita dallo Stretto di Ceuta (Gibilterra) e pervenuta nei paraggi
di Capo S. Vincenzo, veniva improvvisamente fermata, con intenzioni
ostili, da una squadra navale forte d'una quindicina d'unità e posta agli
ordini dell'ammiraglio corsaro di Francia Guglielmo de Casenove, detto
Coulon o Coulomp.

    Era il De Casenove un cadetto di Guascogna, oriundo della Contea di
Foix o di quella di Roussillon, limitrofe alla regione montuosa dei Pirenei,
e godeva di grande fama per i fatti d'arme di cui era stato protagonista
sul mare, quantunque quest'ultimi non sempre presentassero casi di guerra
lecita, ammessa, cioè, dai principi del diritto delle genti- e il caso che
stiamo narrando n'è chiara dimostrazione - giacchè, se l'assalto e la con-
seguente preda di navi mercantili appartenenti a Nazione non dichiarata
nemica, è fatto di propria iniziativa e a proprio vantaggio, trasforma la
lecita guerra di corsa in condannabile pirateria, meglio definita hostis
humani generis!

    Il Coulomp, che serviva il re Luigi XI di Francia, dal quale - fra
parentesi - il Commissario genovese De Franchi Sacco era stato munito

                                                                             Una nave
                                                                             fiamminga.

                                                                                          Incisione anonima.

                                                                                                                      Da « Histoire Universclle des
                                                                                                                      Explorations ».

                                                                   ----
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