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CAPITOLO I

                               Un viaggio marino

                                                  per le Fiandre

                      interrotto a Capo S. Vincenzo

    8. L'ammiraglio corsaro francese Coulomp assale un convoglio geno-
vese. - Il 13 agosto 1476, un oscuro giovane di Genova chiamato Cristoforo
Colombo, agente di commercio d'una Casa della sua stessa città riceveva
un drammatico battesimo nelle onde di quell'Oceano che, in seguito, do-
veva esser teatro delle sue gesta memorande.

    Il giovane Colombo, trovandosi in servizio degli Spinola, o dei Di
Negro, o dei Centurione ,.- dato che risulta avere avuto durante la sua
gioventù rapporti di commercio con ciascuna delle tre nominate famiglie -
era partito verso la fine del maggio di quell'anno dalla rada di Noli, sopra
una nave che faceva parte d'un piccolo convoglio organizzato per servizi
commerciali dalla Repubblica di Genova.

    Il convoglio comprendeva: una galeazza a 4 alberi di Gioffredo Spinola,
armata con 18 bombarde e 6 spingarde, con più di 100 uomini d'equi-
paggio e 35 passeggeri; una galeazza di Teramo Squarciafico, detta, ap-
punto, la Squarciafica, con 150 uomini; la galeazza Bettinella comandata
da Giannantonio Dinegro, con 103 uomini; un baleniere di Nicolò Spinola
e, infine, una nave, chiamata la Bechalla, inalberante bandiera fiamminga,
ma noleggiata da mercanti liguri e comandata da Cristoforo Salvago.

    Probabilmente, il giovane Colombo doveva trovarsi su quest'ultima
nave, la quale portava un carico di merci aggirante si intorno ai 150 mila
ducati d'oro e imbarcava parecchi savonesi, nella cui città egli risiedeva
da tempo assieme alla famiglia paterna.

    Questa spedizione commerciale, che era posta agli ordini del Com-
missario Cristoforo De Franchi Sacco, aveva per mèta i porti delle Fiandre
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