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Infine, il nostro scienziato, non escludeva la possibilità d'incontrare
isole o terre oceaniche, prima di pervenire ai lidi del Cataio, come, per
esempio, l'isola Antillia o delle Sette Città e l'isola Cipango (denomina-
zione che è corruzione di Zi-pan-gù, il Paese dove nasce il sole, con la
quale i Cinesi indicavano il Giappone). Il nome Cipango era tratto an-
ch'esso dal Milione del Polo, che lo riportò per primo.

    I concetti del Toscanelli, pure restando nella cerchia delle formula-
zioni teoriche, con l'evidenza dei loro calcoli, nonostante fossero basati
sopra premesse che l'esperienza d'un ulteriore mezzo secolo doveva dimo-
strare profondamente erronee, nonchè su dati sbagliati circa la effettiva
lunghezza del grado terrestre, lasciavano apparire il progetto d'una tra-
versata atlantica come un'impresa di facile realizzazione. Ma, bisogna pen-
sare che trattavasi d'un piano elaborato da uno studioso d'argomenti scien-
tifici, non da persona che avesse dimestichezza col mare, con i mezzi ma-
rini e con le rotte che questi potevano percorrere a seconda dei venti.

    7. I tempi si palesano maturi per l'avvenimento più grandioso della
storia della civiltà. - Il Toscanelli morì nel 1482 e, quindi, non potè
conoscere i risultati del viaggio intrapreso negli anni 1487-88 dal porto-
ghese Bartolomeo Dias, il quale, scoprendo il Cabo Tormentoso - a cui
re Giovanni II di Portogallo volle dare il nome più augurale di Cabo da
Boa Esperança - fece alfine conoscere il termine australe del Continente
africano. Questa scoperta avrebbe potuto confermare e rafforzare davanti
agli occhi del mondo la preferenza d'accordarsi al progetto di navigazione
per Occidente, come risultava dalla concezione del Toscanelli.

    Difatti, i Portoghesi, che da circa un secolo seguivano ostinatamente
la via di Guinea, avevano finalmente raggiunto l'estremo Sud dell'Africa
coprendo circa 3.IOO leghe, cioè 12.400 miglia - così riferì il Dias - e
si trovavano a poco più di metà cammino dall'India. Essi avrebbero an-
cora dovuto risalire tutto l'Oceano Indiano per giungere al Paese delle
spezie. Quale enormità nei confronti del progetto di viaggio per Occi-
dente concepito dal Toscanelli, progetto che di miglia ne impiegava ap-
pena 6.500 fino alla mèta ultima! Non solo, ma quanti disagi e sofferenze
di meno!

    Seguendo la rotta dei Portoghesi, dalla nostra zona temperata si doveva
passare nell'infernale zona torrida e traversarla per intero, poi nella zona
temperata australe, dalle stagioni opposte alle nostre, quindi di nuovo nella
zona torrida dell'Indiano, mentre mettendo in pratica il progetto tosca-
nelliano, il tragitto si sarebbe svolto per intero nella nostra zona tempe-
rata boreale!

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