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cunchè di simile. Difatti, non avendo mai navigato in precedenza in quelle
zone marine, non potevano avere conoscenza di siffatti uragani o meteore
a tipo rotatorio (cicloni tropicali), così frequenti in quei paraggi, e le cui
caratteristiche vennero rilevate e studiate dagli scienziati della seconda metà
del secolo XIX.

    Non placandosi la tempesta, a bordo fecero allora un voto collettivo:
quello di recarsi tutti quanti in camicia e a piedi scalzi, in processione, a
pregare in un tempio dedicato alla Vergine Santissima nella prima terra
in cui fossero approdati.

    67. Colombo affida all'Oceano il secreto della Scoperta. :- Un pensiero
triste e doloroso tormentava, soprattutto, l'Ammiraglio. Egli era depositario
d'un secreto, la cui rivelazione rischiava fortemente d'essere seppellita, da
un momento all'altro, nei profondi gorghi dell'Oceano, assieme a colui che
si riteneva già in procinto di poterlo rivelare al mondo intero. Era neces-
sario che i Sovrani e il mondo sapessero ciò che era avvenuto dopo quel-
l'epica data del 3 agosto 1492, in cui, pieno di speranza e di fede, s'era
ingolfato in Oceano con le tre navicelle!

    Era indispensabile che si conoscesse la vittoria, la quale aveva coronato
la sua intuizione e i suoi sforzi!

    In quell'ora, pur tanto tragica, non era soltanto in pericolo un gruppo
d'uomini partecipanti ad una spedizione marittima, bensì una pagina glo-
riosa, un'affermazione nuova nel tormentato campo della Storia del pro-
gresso umano! Bisognava, dunque, proiettare la scoperta nel futuro!

    Scrisse su di una pergamena un riassunto della scoperta _e della rotta
tenuta per giungervi, nonchè qualche cenno sulla bontà e sulla ricchezza
dei paesi visitati, la racchiuse in un'altra, in cui prometteva il pagamento
del premio di mille ducati a chi 1'avesse trovata e consegnata alla Regina
di Castiglia, l'avvolse in una tela cerata e chiuse il piego in una specie di
focaccia di cera, affinchè l'acqua marina non la deteriorasse. Mise il tutto
in un barile vuoto, che ebbe cura di sigillare ben bene e lo buttò in mare.

    Altra copia, racchiusa con analogo involucro protettivo, venne intro-
dotta in altro barile, che non gettò a mare, ma che collocò sulla poppa
della Nñia, affinchè solo nel caso di naufragio di essa si sganciasse e re-
stasse a galla, per essere poi raccolto in qualche luogo da qualcuno.

    Sopraggiunti gli acquazzoni, versati dalle minacciose nubi che s'erano
addensate su quel tratto di mare, il vento girò nel pomeriggio successivo
verso Ponente, cosicchè la Niiia potè prenderlo in poppa e filare con tale
andatura, pur essendo il mare ancora molto agitato. In sul tramonto, in-

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