Page 163 - merged
P. 163
quattro o cinque leghe di distanza. Era quello un avvertimento celeste di
non procedere oltre? Gli equipaggi se ne atterrirono!
Colombo non tralasciava di scacciare i loro tristi pensieri col richiamo
di sensazioni piacevoli. Faceva rilevare la dolcezza della temperatura, l'in-
canto del cielo, così splendido e così in pace, la tranquillità del mare; che
cosa volevano di più? Era un gaudio dell'animo, sembrava essere di aprile
in Andalusia, non mancava che il canto degli usignoli! E, poi, presto quel
viaggio all'Occidente sarebbe terminato in bellezza. Stessero all'erta gli
equipaggi, perchè la Regina aveva promesso un premio consistente in una
pensione annua perpetua di diecimila maravedis a chi, per primo, avesse
avvistato la terra.
Che la corsa verso Ponente, « in busca della terraferma », dovesse finire
presto, lo speravano tutti fortemente. Del resto, durante il tratto già per-
corso, indizi ,----- rivelatisi, poi, fallaci - di vicinanza di terra, non ne
erano mancati, nè dalla parte dell'aria, nè dalla parte del mare, avvista-
menti di procellarie, di fregate, di pellicani, di rondinoni di mare, di
tortore, di gallinelle di mare, dette dagli Spagnoli rabihorcados, e, poi, di
qualche gambero sulle erbe marine, di pesci dorati, di pesci volanti o
rondinelle di mare, di tonni e, persino, d'un balenottero; animali tutti
che, a detta dei marinai, non sogliono allontanarsi dalla terra più d'un
centinaio di miglia.
A rafforzarli vieppiù in tale speranzosa vigilia era apparsa sul mare,
nella giornata della domenica 16 settembre, una gran copia d'erba verdis-
sima, che sembrava staccata da poco dalla terra, per il che l'Ammiraglio
aveva dovuto dissuaderli, facendo rilevare che era ancora troppo presto
per incontrare la terraferma e che bisognava procedere avanti per altro
buon tratto.
In taluno dei libri volgarizza tori della cultura classica naturalista Co-
lombo aveva trovato chiare allusioni all'esistenza di piante galleggianti
sulle acque marine, ma in esse non si accennava mai a campi, che si esten-
devano a perdita d'occhio, bensì a banchi di alghe, trovati dagli antichi
navigatori greci, fenici, cartaginesi o arabi in alcuni luoghi della costa
africana, ed anche presso le Azorre.
Il giorno 17, i piloti si accorsero che le bussole, contrariamente a quello
che avveniva nei nostri mari, dove si notava una declinazione grecale degli
aghi, questi ultimi accusavano una declinazione maestrale d'una quarta
abbondante. Tutti, allora, furono presi da panico grandissimo e stavano