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Immagine della distribuzione delle galassie.
         Elaborazione digitale dell'ammasso di galassie.

32 per dirla in termini più semplici, della sua
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                                                                   che renderci conto del fatto che alcune stel-
                                                                   le le quali appaiono solitarie ad occhio nudo,
                                                                   viste al telescopio mostrano di possedere
                                                                   una o più compagne: si parla allora di stelle
                                                                   doppie, triple o di sistemi multipli.
                                                                   Tutte le stelle visibili a occhio nudo appar-
                                                                   tengono a quel sistema a forma di disco che
                                                                   abbiamo chiamato Galassia. Una prova im-
                                                                   mediata del fatto che viviamo all'interno di
                                                                   una Galassia è fornita da quella striscia lat-
                                                                   tiginosa che nelle notti limpide e senza Lu-
                                                                   na si staglia sulla volta celeste. Gli antichi
                                                                   la chiamarono Via Lattea, con riferimento
                                                                   a una leggenda greca immortalata in un ce-
                                                                   lebre quadro del Tintoretto: mentre Giuno-
                                                                   ne allattava Ercole neonato, uno schizzo di
                                                                   latte le sfuggì dal seno e si sparse nel cielo
                                                                   cristallizzandosi.
                                                                   Noi oggi sappiamo che la Via Lattea corri-
                                                                   sponde alla zona equatoriale del nostro im-
                                                                   menso disco galattico, là dove, per un effet-
                                                                   to prospettico, sembrano ammassarsi le
                                                                   stelle. E infatti, se puntiamo il telescopio
                                                                   verso quella tenue lattiginosità, essa si ri-
                                                                   solve in una miriade di punti luminosi.
                                                                   Ma se si vuole avere un'idea più precisa del-
                                                                   la forma di una Galassia, bisogna chiedere
                                                                   ai tecnici di Monte Mario di puntare lo stru-
                                                                   mento verso Andromeda, il Triangolo o i
                                                                   Cani da Caccia: allora si potrà ammirare un
                                                                   maestoso disco galattico di profilo, o di tre
                                                                   quarti o di fronte (a seconda del soggetto
                                                                   scelto), che rappresenta un sistema di stel-
                                                                   le del tutto simile alla nostra Galassia, ren-
                                                                   dendosi conto di quanto sembrano insignifi-
                                                                   canti queste smisurate isole stellari viste a
                                                                   distanze di miliardi di anni-luce.
                                                                   Il modesto strumento a disposizione e le lu-
                                                                   ci di fondo della città non ci consentiranno,
                                                                   probabilmente, di affondare lo sguardo nel-
                                                                   l'universo più di tanto. Converrà ritornare
                                                                   a nostri più modesti ànditi e rivolgersi ai
                                                                   corpi del sistema solare. La Luna, se visibi-
                                                                   le e se in fase, mostrerà con drammatica
                                                                   evidenza crateri, picchi e crepacci; se pie-
                                                                   na, invece, non costituirà uno spettacolo al-
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