Page 23 - SCIENZA IN CITTA'
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Immagine di Galassia spiraliforme. Gli               in materia formata dapprima da particelle
        astronomi hanno accertato che le innumerevoli        elementari, poi da atomi e molecole di gas
        galassie che costituiscono l'universo si             come idrogeno ed elio.
        allontanano costantemente l'una dall'altra:
        di conseguenza hanno dedotto che, in un tempo
        remoto, erano più vicine e ciò ha portato ulteriore
        credito all'ipotesi del "Big Bang", la teoria
        secondo cui l'universo ebbe origine da un lampo
        di energia pura che degradò rapidamente
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pesanti, formarono un sottile disco attorno                  dioattività naturale degli elementi portaro-
al globo, detto "disco di accrescimento pla-                 no a processi di fusione chimica e di diffe-
netario". Qui, infatti, attraverso un proces-                renziazione: nel nucleo, infatti, si raccolse-
so di aggregazione fra le particelle di polve-               ro i materiali più pesanti e negli strati
re e i gas, si formarono i planetesimi, cioè i               esterni quelli più leggeri. Le masse dei pia-
primi abbozzi degli attuali pianeti. Quando                  neti, molto più modeste rispetto a quella
il Sole si accese, l'energia emessa spazzò                   del Sole, non fecero sviluppare temperatu-
via i gas dalle zone più prossime di spazio,                 re così elevate da innescare i processi di fu-
dove rimasero i materiali più pesanti.                       sione termonucleare. Soltanto Giove sem-
Le temperature, ovviamente, erano diver-                     bra essersi avvicinato a una condizione cri-
se da punto a punto: massime in prossimità                   tica: se la sua massa fosse stata 10 volte
del Sole nascente, minime in periferia. Ciò                  maggiore, con ogni probabilità si sarebbe
avrebbe determinato quella differente                        acceso come il Sole e oggi il nostro sistema
composizione fra pianeti di tipo terreste                    avrebbe due stelle (le stelle doppie, d'altra
(solidi) e pianeti di tipo gioviano (gassosi).               parte, sono molto diffuse nell'universo).
Infatti vicino al Sole evaporarono gli ele-                  In questo quadro troverebbe anche spiega-
menti volatili e poterono condensare ele-                    zione l'esistenza degli asteroidi fra Marte e
menti e composti più pesanti; nelle zone più                 Giove: essi sarebbero gli embrioni di un
esterne, invece, poterono condensare in                      pianeta che non riuscì ad aggregarsi a cau-
abbondanza anche gli elementi volatili.                      sa delle interferenze gravitazionali create
All'interno di ciascun pianeta, il calore svi-               da Giove.
luppato dal processo di contrazione e la ra-                 Si calcola che dal collasso della nube pri-
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