Page 33 - Itinerari della Scienza a Roma
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LE TERME DI DIOCLEZIANO
Le prime terme pubbliche di Roma nacquero grazie ideale e prestigiosa per l'esposizione. Quelle intitolate
alla liberalità e al mecenatismo di un personaggio all'imperatore Diocleziano ed erette tra il 298 ed il
dell'aristocrazia cittadina, Agrippa, genero dell'impe- 306 d.C. nell'area compresa tra i quartieri Esquilino,
ratore Augusto (27 a.C-14 d.C.), che le fece costruire Quirinale e Viminale, sono sicuramente le più gran-
in Campo Marzio, dando così avvio a quella che ri- di tenne della città di Roma. Alimentate da una ci-
marrà un 'espressione tipica dell 'architettura roma- sterna in cui confluiva un ramo dell'Aqua Marcia,
na. Le terme, cbe mantennero negli anni sostanzial- hanno trasmesso il loro nome alla stazione ferrovia-
mente inalterata la loro struttura, si sviluppavano in- ria romana, detta appunto Termini.
torno ad un edificio centrale costituito da tre sale, il Il grandioso complesso, che poteva ospitare più di tre-
calidarium, il tepidarium ed il frigidarium, in cui si mila persone, si articolava in sale e corridoi porticati
potevano effettuare rispettivamente saune e bagni che ruotavano intorno ad un nucleo centrale rettan-
caldi, tiepidi e freddi, grazie a immissioni di aria o golare.
acqua a temperatura regolata. La struttura era com- Oggi ben poco rimane degli antichi locali, sepolti o
pletata da una piscina, la natatio, oltre che da pale- comunque profondamente modificati dalle moderne
stre, giardini, spogliatoi, vestiboli. costruzioni. Ad esempio, la chiesa di Santa Maria de-
Veri e propri stabilimenti termali, questi complessi si gli Angeli è stata eretta nella sala centrale delle ter-
configurarono ben presto anche come luoghi di cul- me, mentre l'ex convento dei Certosini occupa l'area
tura e di incontro, anzi alcuni locali vennero adibiti dove aveva sede l'antica piscina, è possibile inoltre
proprio ad accogliere manifestazioni varie, letture e notare che l'andamento di Piazza della Repubblica
convegni, esercitazioni musicali, biblioteche e teatri. ricalca quello della grande esedra che era parte inte-
Conseguentemente vi si cominciarono a collocare ri- grante delle tenne ed è perciò che il luogo è anche
tratti e statue, dapprima a scopo puramente propa- chiamato Piazza dell'Esedra.
gandistico, perché evocanti terni religiosi, politici e L'apertura su via Cernaia ha mutato definitiuamente
militari, in seguito con funzione specificatamente l'assetto delle antiche terme, separando l'ala setten-
museale. le opere d'arte trovarono qui la cornice trionale dal nucleo centrale.
per i materiali. A causa dell'assenza di porosità e dei colare il delicato intervento eseguito sui vetri aurei
limitati spessori, per l'assemblaggio dei frammenti vi- conservati presso il Museo Nazionale Romano. Da
trei si ricorre a collanti particolari: generalmente viene attribuirsi alla tarda produzione romana del III-IV se-
utilizzata una resina liquida, che tende però ad ingial- colo d.C., essi costituiscono una testimonianza arti-
lire progressivamente dopo il raffreddamento, incon- stica di straordinario valore, in cui si sposano due
veniente a cui si cerca di rimediare aggiungendo una materiali molto preziosi, l'oro ed il vetro: si tratta di
piccola percentuale di colorante viola (il giallo ed il placche, fondi di coppe e piatti con iscrizioni e de-
viola sono colori complementari che unendosi si an- corazioni in oro, per lo più a tema religioso, interpo-
nullano otticamente). L'espediente era già noto agli ste tra due strati di vetro; tra gli altri notiamo lo
antichi maestri vetrai veneziani, che usavano il biossi- splendido medaglione con un ritratto maschile che
do di manganese per contrastare la colorazione spu- spicca sul fondo blu cobalto. Tutti i reperti presenta-
ria giallo-verdastra del bolo vitreo. Terminata la fase vano fenomeni vari di degradazione, quali la devetri-
di assemblaggio, se le lacune incidono sulla statica ficazione, l'opacità, l'irìdescenza, con formazione di
del pezzo e sulla comprensione dell'opera stessa, è macchie ed esfoliazioni, ed una lunga altra serie di
necessario ricorrere ad operazioni di integrazione. I danneggia menti da attribuirsi all'usura; le mìcro-frat-
pezzi mancanti vengono allora ricostruiti in laborato- ture presenti su alcuni reperti sono probabilmente
rio, cercando di riprodurre il più fedelmente possibile da attribuirsi a poco accorti tentativi di staccarli dal
l'originale: l'integrazione deve risultare armonica an- rivestimento murario che li ospitava quali elementi
che se sempre facilmente individuabile. architettonici decorativi. Eseguite le necessarie ope-
Fra quanto realizzato nel settore, ricordiamo in parti- razioni diagnostiche, si è proceduto a raggruppare i
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