Page 32 - Itinerari della Scienza a Roma
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L'intervento vero e proprio ha inizio con la pulitu- menti da utilizzarsi dipende dal tipo di concrezioni
ra che, essendo un procedimento di tipo irreversibile presenti ma anche dalla maggior o minor delicatezza
va effettuata con estrema cautela e precisione; del reperto. Qualora lo stato di conservazione lo ri-
ad esempio per liberare i reperti dalla polvere si chieda può rendersi necessario un trattamento di
u a preferibilmente un pennello a setola di marto- consolidamento preventivo eseguito per tampona-
ra. particolarmente morbida ed adatta alle superfici mento o per immersione tramite soluzioni rinforzan-
delicate. L'asportazione delle concrezioni più resi- ti, generalmente resine acriliche, che conferiscono
stenti può avvenire mediante bisturi elettrici o ma- compattezza alle superfici esfoliate o che comunque
nuali, microtrapani, tamponi, macchine ad ultra- rischiano di perdere parte delle decorazioni.
suoni, in alcuni casi si ricorre a soluzioni chimiche, Nella fase di assemblaggio i frammenti collimanti
maggiormente risolutive. vengono riuniti stendendo un adesivo, tenace nella
Ovviamente la scelta del procedimento e degli stru- tenuta ma sempre reversibile e comunque innocuo
to alla nuova funzione espositiua. Per ora è visita bile Nell'Ottocento le sale furono destinate al ricovero di
solo il piano terra, che ospita raccolte numismaticbe, orfani e bisognosi; poi, con l'avvento di Roma Capi-
di oreficeria e reperti di arte antica romana dall'epo- tale, l'Ospizio passò al Comune di Roma. L'acquisi-
ca repubblicana a quella giulio-claudia (Il sec. a.C.- zione da parte dello Stato avvenuta nel 1911 segnò
II sec. d.C. circa). Al primo piano troveranno colloca- in realtà l'inizio di una lunga fase di disinteresse per
zione i materiali di arte antica dell'epoca imperiale il monumento e conseguentemente di incertezze cir-
fino a Costantino, cioè fino alla fine del IV secolo ca la sua destinazione.
d.C; i complessi decoratiui delle residenze aristocrati- Utilizzata dapprima per proiezioni cinematografi-
che, come affreschi, stucchi e mosaici, saranno inve- che, la sala divenne in seguito sede del Planetario,
ce esposti al secondo piano. fino a quando la Soprintendenza Arcbeologica di
A luogo di esposizione è stata adibita anche la prege- Roma nel '79 ne ha assunto la competenza allo sco-
vole aula ottagona, posta nell'angolo occidentale del po di crearvi un museo, inserendo la in un progetto
nucleo centrale delle Terme di Diocleziano; l'aula, a Più globale di restauro, allestimento e valorizzazio-
pianta quadrata all'esterno ed ottagona all'interno, ne dei beni archeologici.
presenta quattro nicchie semicircolari ed una coper- Attualmente ospita una raccolta di opere d'arte di
tura a cupola. Non si conosce la sua esatta funzione eccezionale valore: i reperti, provenienti tutti dai
anche se, non essendo stata ritrouata traccia di siste- complessi termali di Roma e del suo impero, rap-
mi per la regolazione della temperatura, si può co- presentano un esempio significativo di quanto era
munque escluderne una destinazione strettamente esposto in questi grandi contenitori museali del
termale. E' vero altresì che la presenza di ampie aper- passato. Da segnalare in particolare due sculture
ture, che permettevano al sole di penetrare riscaldan- originali in bronzo, il 'Principe ellenistico' ed il
do l'ambiente soprattutto nelle ore pomeridiane, po- 'Pugilatore'. La prima rappresenterebbe secondo al-
trebbe far pensare ad una zona di passaggio tra i cuni studiosi il monarca di un regno greco-orien-
giardini ed i locali interni. tale; secondo altri invece si tratterebbe del ritratto
Riccamente decorata con stucchi e marmi, ba subito di un personaggio romano che, conosciuta l'arte
numerosi interventi e rifacimenti nel corso della sua scultorea greca, avrebbe desiderato farsi riprodurre
lunga vita, che ne hanno modificato sensibilmente nella posa eroica del trionfatore.
l'aspetto originario. Sul finire del '500 l'aula ed i lo- La seconda statua, inquadrabile nel I secolo a.C;
cali limitrofi vennero trasformati in granai per vo- raffigura un lottatore in riposo che reca impressi sul
lontà di Papa Gregorio XIII, il quale intendeva forni- corpo i segni del suo ultimo combattimento. Ritrova-
re l'Annona di Roma, ovvero l'organismo ecclesiasti- ta nel 1885 in uno dei locali delle terme di Co-
co che si occupava dell'approvvigionamento di gra- stantino sul Quirinale, è considerata uno dei Più
no, di una sede stabile. grandi capolavori della statuaria romana.