Page 29 - Itinerari della Scienza a Roma
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Laboratori di restauro annessi al Museo Nazio- razione con l'Istituto Centrale del Restauro dando vi-
nale Romano hanno sede in piazza delle Finan- ta a significativi scambi scientifici, supportati dai
ze nell'ex convento dei Certosini, all'interno di contributi che giungono dall'Università di Roma e da
quel vasto complesso monastico di Santa Maria de- enti di ricerca come l'ENEA.
gli Angeli, in gran parte espropriato dallo Stato Ita- I Laboratori annessi al Museo Nazionale Romano so-
liano nel 1870. no articolati in sezioni, a seconda del materiale trat-
La chiesa, realizzata nel '500 per volontà di Papa tato. La prima, certo la più consistente, si occupa dei
Leone X Medici e chiamata Santa Maria degli Angeli materiali lapide i. In una città come Roma i monu-
secondo il desiderio dello stesso Pontefice, fu ricava- menti ed i manufatti in marmo ed in pietra rappre-
ta su progetto di Michelangelo Buonarroti nell'ex te- sentano una delle più importanti eredità e testimo-
pidarium delle Terme di Diocleziano. Poco dopo i nianze di un passato in cui si sono susseguite ed in-
monaci Certosini di Santa Croce in Gerusalemme trecciate culture anche molto diverse.
realizzarono, con i soldi ricavati elemosinando, un Il restauro di tanto ingente e prezioso patrimonio vie-
convento in cui officiarono fino a quando la pro- ne affidato per la maggior parte proprio ai tecnici che
prietà passò al clero secolare e la chiesa fu elevata a operano presso i Laboratori della Soprintendenza.
basilica. Tutto il complesso si articola intorno a due Numerosi ed impegnativi dunque gli interventi diret-
chiostri: il primo, che è il più grande di Roma, fa tamente eseguiti su statue, teste, rilievi, ritratti, sarco-
parte del Museo Romano delle Terme, o Museo Na- fagi, anche se la scarsezza di mezzi e di personale,
zionale Romano. mali comuni alle nostre pubbliche amministrazioni,
Collocati sotto le arcate del chiostro e disposti nel- costringe ad affidare all'esterno i casi più complessi,
l'area centrale di questo, troviamo numerosi fram- specialmente nella fase di allestimento. Un'altra se-
menti marmorei, epigrafi funerarie incise su stele, zione è dedicata ai materiali musivi, con circa 200
are e basi di statue ed altri reperti lapidei. Il secondo mosaici anche di grosse dimensioni. Dei metalli,
chiostro, più piccolo, accoglieva fino a poco tempo bronzo e ferro, è responsabile la terza sezione, che
fa la preziosa collezione di statue che il Cardinale deve affrontare problematiche molto particolari so-
Ludovisi aveva raccolto nel XVII secolo. La Collezio- prattutto nel caso del bronzo, materiale estremamen-
ne, acquistata dallo Stato Italiano nel 1901, è stata re- te delicato perché soggetto nel tempo a trasformazio-
centemente spostata nel nuovo Museo di Arte Roma- ni che ne riducono lo spessore, aumentandone la fra-
na a Palazzo Altemps. gilità. Alla sezione vengono affidati anche restauri di
Nella zona occidentale del complesso si affacciano oreficerie e glittica. Anzi l'oreficeria sta assumendo
sul chiostro le celle dei monaci, oggi restaurate e ria- una rilevanza sempre maggiore tanto che si va a con-
dattate per accogliere gli uffici della Soprintendenza figurare quale peculiarità dei laboratori.
Archeologica di Roma. Organi periferici del Ministe- Vogliamo però qui fermare la nostra attenzione sul
ro dei Beni Culturali e Ambientali, le Soprintendenze lavoro svolto dalla quarta sezione, a cui è affidato il
svolgono funzioni di tutela e vigilanza sui beni ar- restauro in particolare di ceramiche e vetri. La cera-
cheologici, sugli scavi e sulle attività connesse, a mica è uno dei materiali più antichi e maggiormente
partire dalle indagini del terreno sino all'esposizione diffusi tra quelli elaborati dall'uomo. La sua fortuna è
al pubblico dei diversi reperti; sovrintendono inoltre stata determinata, oltre che dalla sostanziale facilità
alle operazioni di restauro, avvalendosi di propri la- di produzione, anche dalle sue qualità di resistenza
boratori all'uopo istituiti. e stabilità nel tempo, che ne hanno permesso la più
In particolare la Soprintendenza Archeologica di Ro- o meno integra conservazione.
ma ha competenza sul patrimonio archeologico della Per questo la storia della sua produzione, unita ai re-
città di Roma per il periodo compreso dalle Origini lativi dati cronologici, geografici, artistici e tecnologi-
all'Alto Medioevo. ci, fornisce un utile strumento per una migliore com-
I suoi laboratori si occupano della conservazione, prensione dei popoli del passato e dello 'stato delle
manutenzione e restauro delle opere in esposizione, loro conoscenze. Praticare sulla ceramica le migliori
dei reperti conservati nei depositi e dei materiali che modalità di restauro corrisponde quindi a sfruttare al
provengono dagli scavi effettuati all'interno del massimo le sue potenzialità informative. Anche il ve-
Grande Raccordo Anulare. Essi operano in collabo- tro da millenni fa parte della storia dell'uomo, sep-
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