Page 36 - Itinerari della Scienza a Roma
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L    'Istituto ha sede nell'ex convento di San Loren-       finizione dei parametri ambientali, igienici e climato-
               zo in via Panisperna, dove una torretta medie-
                                                             logici ottimali per una corretta conservazione, alla
               vale ed altri pochi resti sopravvivono a testimo-
          nianza dell'antica origine. La chiesa fu infatti eretta     formazione di personale tecnico statale. L'Istituto
                                                             inoltre interviene concretamente per restauri globali
          nel 258 nel luogo del martirio di San Lorenzo e, do-     o parziali limitatamente ai libri di particolare pregio
          po rifacimenti successivi, fu ricostruita per volontà di     e rarità. Notevole l'attività di divulgazione ed aggior-
          Papa Bonifacio VIII nella seconda metà del '500. Sul     namento con mostre, convegni e pubblicazioni; per
          finire dell'800 l'ex convento accolse l'Orto botanico,     gli aspetti più strettamente scientifici della ricerca so-
          che però solo dieci anni dopo venne trasferito in     no avviati rapporti di collaborazione con altri enti,
          quella che sarà la sua sede definitiva, i bellissimi     come ad esempio il CNR.
          giardini della Villa Riario-Corsini in via della Lunga-     Molto piacevole la visita al museo, che ci consente
          ra. Fu il R.D. n. 1038 del '38 a dar vita all'Istituto     di conoscere anche il punto di partenza del lavoro
          Centrale per la Patologia del Libro, strutturandolo in     di restauro. Sono infatti qui esposti numerosi volumi,
          un Laboratorio di restauro ed in Laboratori di chimi-     o quel che ne resta, ordinati secondo la tipologia del
          ca, fisica e biologia, con annessi una fototeca, una     danno subito.
          biblioteca ed il museo 'patologico' del libro. Fondato
          per volontà di Alfonso Gallo, la sua nascita segnò un       a come avviene un restauro e quali sono le
          momento decisivo per la storia e la definizione stes-     M sue fasi? Intanto dobbiamo precisare che pres-
          sa dell'arte del restauro del materiale bibliografico e     so l'Istituto si svolgono interventi su diversi tipi di
          documentario. Arte relativamente recente, visto che     documenti e di materiali, anche se qui ci soffermere-
          ancora per tutto 1'800 gli interventi sui libri venivano     mo in particolare sul restauro dei libri su supporto
          eseguiti dagli stessi custodi delle biblioteche che ap-     cartaceo.
          plicavano più o meno empiricamente le scoperte     Il libro è formato da tre componenti: testo e segni
          della nuova scienza chimica. Il restauratore, come fi-     (manoscritti o a stampa), supporto (papiro, perga-
          gura professionale, nasce con la Conferenza interna-     mena, carta) e tecniche di manifattura. Esso è l'insie-
          zionale di San Gallo del 1898, che risvegliò l'interes-     me di tutti questi elementi e perciò contiene una
          se sul problema e sollevò un fervido dibattito a cui     serie di informazioni che possono essere recuperate
          seguirono importanti risultati. Tuttavia all'inizio le     e salvate solo ricostruendone l'intera vita, dalla pro-
          problematiche relative furono affrontate secondo     duzione alla definizione del testo, alla collocazione
          una visione di tipo strettamente chimico-biologico.     culturale e geografica.
          Fu proprio Alfonso Gallo a comprendere per primo     Preliminare al restauro è la compilazione di una
          il valore di un approccio multidisciplinare, aprendo     scheda, che costituisce un'importante documentazio-
          così la via a più ampie collaborazioni, e nel contem-     ne storico-scientifica del materiale trattato, in cui i
          po a sottolineare l'importanza dell'azione preventiva     indicano, tra l'altro, gli eventuali interventi preceden-
          di tutela e conservazione. Da allora l'interesse che     ti e, a restauro ultimato, i dati sui procedimenti ed i
          circonda la materia è andato sempre più crescendo     materiali adottati, il tutto corredato da documenta-
          ed oggi il restauratore non è più solo un semplice     zione fotografica. Per i libri è fondamentale lo sche-
          artigiano, pur se con ottima manualità, ma storico     ma: di collazione, in cui si danno notizie utili per la
          del libro, conservatore colto e consapevole, con pie-     ricomposizione finale del volume stesso. Si procede
          na responsabilità progettuale.                     quindi allo smontaggio, dapprima staccando la co-
          Attualmente l'Istituto è un organismo del Ministero     pertina, operazione generalmente eseguita a secco. e
          per i Beni Culturali e Ambientali, dipendente dall'Uf-     quindi scucendo il corpo del libro per separare i di-
          ficio Centrale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali,     versi fascicoli. Per piccoli interventi il restauro è ef-
          con funzioni di preservazione, tutela e restauro del     fettuato senza scucire il libro. La carta per il risarci-
          materiale bibliografico. Le sue molteplici competen-     mento e gli altri materiali da utilizzarsi, come fili.
          ze si estendono dallo studio dei processi di fabbrica-     spaghi, pergamene, adesivi, vengono sottoposti ad
          zione del libro e delle sue alterazioni, all'elaborazio-     una serie di studi ed analisi così da verificarne l'ido-
          ne e sperimentazione dei materiali e delle diverse     neità e la resistenza nel tempo. Si eseguono pertanto
          tecniche di prevenzione e restauro, alla ricerca e de-
                                                             una serie di prove di laboratorio su campioni aventi
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