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LA SOPRINTENDENZA AI BENI LIBRARI DELLA REGIONE LAZIO

        I l D.L. n. 2074 del 1919 ha istituito, nell'ambito     gione Lazio ha emanato due leggi. La legge n. 76
                                                         del 75 concerne i musei di Enti locali o di interes-
          del Ministero della P.I., 12 Soprintendenze Bi-
        bliografiche con compiti di tutela e promozione.    se locale, di cui promuove e coordina lo sviluppo.
        Esse vigilano sulla conservazione di manoscritti,     Alla Regione spettano anche compiti relativi alla
        codici, incunaboli, stampe ed incisioni rare e di    conservazione, vigilanza e restauro dei musei, dei
        pregio; provvedono agli acquisti di materiale di    beni monumentali, archeologici ed ambientali e
        particolare valore e promuovono l'istituzione di     degli edifici di interesse storico-artistico siti nel ter-
        nuoue biblioteche; inoltre avanzano proposte di re-    ritorio di propria competenza.
        stauro soprattutto in riferimento a manoscritti an-    In base alla seconda legge, la n. 30 sempre del '75,
        tichi. Portate successivamente a 15, con Decreto     la Regione promuove e coordina l'istituzione, il
        Legge del '71 ricevono l'attuale denominazione di    funzionamento e lo sviluppo delle biblioteche di
        Soprintendenze ai Beni Librari. Le competenze in     Enti locali o di interesse locale e degli archivi stori-
        materia di accademie e biblioteche sono state in     ci ad essi affidati. Nel campo della conservazione e
        seguito trasferite al nuovo Ministero dei Beni Cul-     del restauro esercita una specifica funzione di vi-
        turali e Ambientali. Quindi con D.P.R. n. 3 del '72     gilanza sui beni posseduti dalle biblioteche di pro-
        sono state delegate alle Regioni a statuto ordinario    pria competenza.
        le funzioni amministrative in materia di musei e    Indice inoltre gare fra le diverse ditte per l'affida-
        biblioteche di Enti locali o di interesse locale, iui     mento dei lavori di restauro, ditte che vengono co-
        compresi gli archivi storici ad essi affidati; nel con-    munque scelte sulla base dell'elenco ufficiale re-
        tempo sono state trasferite alle Regioni anche le So-    datto dall'Istituto Centrale per la Patologia del Li-
        printendenze ai Beni Librari del loro territorio con     bro, sotto il diretto controllo del Ministero. Con
        le relative attribuzioni. Per evitare conflitti di inte-     quest'ultimo la Regione lavora in sempre stretto
        resse, incertezze e confusioni in merito alle rispetti-     rapporto di collaborazione ed è parte attiva della
        ve competenze, il Governo ha successivamente     Commissione Statale di Restauro per i Beni Librari,
        completato il trasferimento delle inerenti funzioni    istituita alla fine degli anni '80, con compiti di in-
        amministrative, sancendo così la completa auto-    dirizzo e guida per tutti gli interventi del settore. La
        nomia amministrativa e legislativa delle Regioni.    Commissione ha competenza a livello nazionale
        In applicazione alle disposizioni di delega la Re-    sulle biblioteche non statali.



      analoghe caratteristiche del materiale che si deve re-     le parti più o meno consistenti del documento origi-
      staurare: prove meccaniche per il rilevamento della     nario e pertanto è comunque sconsigliabile su carte
      rigidità, della grammatura, della resistenza alla trazio-     eccessivamente fragili e delicate.
      ne, a lacerazioni e piegature; prove fisiche per misu-     Per rimuovere sostanze grasse e resinose, fango o
      rame la porosità e quindi la permeabilità all'acqua;     comunque macchie particolarmente ostili, si rende in
      prove chimiche per individuare la presenza di ligni-     taluni casi necessario il ricorso al trattamento per via
      na, sostanze ferrose, amidi od altro e misurare il gra-     umida, con lavaggi per tamponamento o per immer-
      do di acidità; prove ottiche per l'analisi del colore;     sione, ovviamente dopo le necessarie verifiche sulla
      infine si valutano le reazioni del campione sottopo-     solubilità e quindi sulla reazione dei colori. Il tratta-
      sto ad invecchiamento simulato. Segue la fase della     mento per immersione è adoperato anche per libera-
      pulitura a secco, una sorta di spolveratura per aspor-    re la carta da collanti e nastri adesivi.
      tare incrostazioni, polvere, spore. La necessità di tale     Una delle sue più importanti applicazioni resta co-
      intervento deve essere sempre attentamente vagliata     munque quella relativa agli interventi di deacidifica-
      perché rischia di manomettere in maniera irreversibi-     zione per neutralizzare l'acido della carta, certo una
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