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serie di bolle papali. Il terzo e più importante di tali docu-
menti, datato 4 maggio 1493; stabiliva una linea di demar-
cazione lungo il meridiano situato cento leghe (318 miglia
marine) a ovest delle Azzorre. Tutte le terre che fossero sta-
te scoperte a oriente di tale meridiano sarebbero appartenu-
te al Portogallo; quelle a occidente, alla Spagna.

   Fu presumibilmente Colombo stesso a suggerire tale li-
nea, poiché egli credeva che la declinazione magnetica va-
riasse da est a ovest, e che i furiosi venti europei si trasfor-
massero in miti alisei in prossimità di quel meridiano. Se-
condo la testimonianza del vescovo Las Casas, quel meri-
diano costituiva anche una sorta di confine entomologico.
Egli riferì infatti che i marinai e i passeggeri in partenza
dalla Spagna erano torturati dai pidocchi e dalle PUlcI fino a
che non arrivavano a un centinaio di leghe a ovest delle Az-
zorre: lì gli insetti cominciavano a scomparire, ma nella tra-
versata di ritorno, più o meno alla stessa longitudine, face-
vano la loro fastidiosa ricomparsa. Questa favola sfociò più
tardi nella credenza che la vita degli insetti si estinguesse
all'equatore; i lettori del Don Chisciotte ricorderanno come,
durante il famoso viaggio sul naviglio incantato, il Cavalie-
re dalla Trista Figura convinse Sancio Panza a cercarsi ad-
dosso dei parassiti, per vedere se avevano passato o no la li-
nea equatoriale!

   Tuttavia, la linea di demarcazione stabilita dal papa non
venne poi effettivamente rispettata. Il Portogallo protestò c,
poiché l'ostilità di Giovanni II avrebbe messo in pericolo le
vie di comunicazione con le « Indie », Ferdinando e Isabel-
la con il trattato di Tordesillas del 1494 acconsentirono a
spostare la linea fino al meridiano che si trova 370 leghe
(1175 miglia) a ovest delle isole di Capo Verde. Da questa
nuova ripartizione, il Portogallo derivò poi il suo diritto sul
Brasile e le sue pretese su Terranova.

   Durante i tre mesi trascorsi da Colombo a Barcellona, I .
notizie della sua scoperta si erano andate rapidamente dif-
fondendo, soprattutto per mezzo di corrispondenze degli
italiani residenti in Spagna, nonché della Lettera stampata,
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