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re
ciale della marina reale. Quasi subito Diaz si presentò in re
una lancia armata e ordinò al capitano Colom (con questo ap
nome egli conosceva Colombo) di presentarsi a bordo della vis
nave da guerra e fornire un rapporto dettagliato. Colombo, na
con tutta la dignità di un ammiraglio oceanico, rifiutò. Tut- de
tavia fu disponibile a mostrare le sue credenziali, che sod- es
disfecero sia Diaz sia il capitano; quest'ultimo salì a bordo sì
della Nñia per una visita di cortesia, « con tamburi, trombe
e fiati», e si offrì di procurare tutti i rifornimenti e le at- co
trezzature di cui l'ammiraglio aveva bisogno. Colombo ave- pr
va già inviato una lettera a re Giovanni, chiedendo il per- iso
messo di entrare nel porto di Lisbona. L'8 marzo un genti- in
luomo gli recò la risposta, insieme a disposizioni affinché zio
la Niña fosse rifornita di tutto il necessario senza alcun mo
compenso, e un invito per l'ammiraglio nella residenza di me
campagna del re. Colombo decise che era meglio accettare,
nonostante questo comportasse un ulteriore ritardo, senza tat
contare il suo timore che render visita al re del Portogallo pe
prima di conferire con Isabella avrebbe potuto offendere la di
regina; cosa che poi puntalmente si verificò. Prescelti due o ma
tre accompagnatori e alcuni dei più robusti fra gli indiani va
catturati, Colombo scese a terra a Lisbona e noleggiò una pe
carovana di muli che lo trasportassero insieme al suo segui- za
to. Poveri indiani che, dopo aver sofferto terribilmente la di
traversata, dovevano ora sopportare la scomodità del tra- ac
sporto a dorso di mulo lungo le strette, fangose strade del l'u
Portogallo! Ci vollero due giorni per coprire il tragitto di la
trenta miglia fino al monastero di Santa Maria das Virtudes, la
dove in quel momento si trovava il re.
ma
Giovanni II ricevette Colombo con inaspettata gentilezza, zo
ma sappiamo dal cronista di corte che in realtà nell'intimo era
il re era furioso con l'ammiraglio: egli credeva che Colom- Ba
bo fosse venuto a propinargli una storia ben poco credibile, ne
e che tutte quelle menzogne coprissero in realtà il fatto che so
il genovese aveva sconfinato in territori in cui il Portogallo
deteneva diritti di priorità. I cortigiani suggerirono al re di
togliere di mezzo con discrezione questo arrivista millanta-