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66                                                             dicembre si trovava
                                                                orientale di Cuba. N
primo a raggiungere Babeque. Fece scalo all'isola Great         mità dell' Asia, cor
Inagua, che si trova più o meno nella direzione indicata da-    ropa, Colombo batt
gli indigeni, e naturalmente non trovò l'oro, né a lume di      l'Oriente finisce e h
candela né con nessun'altra luce.
                                                                   La flotta attrave
   L'ammiraglio, con la Santa Maria e la Nñia - il cui capi-    della notte arrivò in
tano, Vicente Yafiez Pinzón, gli rimase sempre leale -, fece    Mòle , così chiama
rotta a est lungo la magnifica costa della provincia d'Orien-   no dedicato al sant
te. Imponenti montagne si ergevano direttamente dal mare,       gene gli avevano in
e a poche miglia l'uno dall'altro c'erano estuari di fiumi che  dei loro antenati, av
funzionavano come porti ben protetti. Egli fece scalo a Ba-     vero. Si può dire ch
hfa Tanamo, il cui accesso ricorda un collo di bottiglia e      ne di Colombo: se
che racchiude al suo interno piccole isole boscose aguzze       pioni e le prove rac
« come promontori di diamante» o piatte e lisce « come ta-      avrebbe dato il min
vole ». Quindi entrò nel bel Puerto Cayo Moa, dove si
avanza attraverso i marosi prima di arrivare, come disse lo        L'agile Niiia ent
stesso Colombo, «in una laguna in cui tutte le navi della       Maria bordeggiò n
Spagna potrebbero stare al sicuro». Il fascino peculiare di     una buona posizion
questo placido porto, così calmo perché protetto da alte        la mattina seguente
montagne e dalla barriera corallina, fu commentato da Co-       prese quattro volte
lombo con parole elogiative non esagerate. Con l'occhio al-     l'isola di Tortuga e
                                                                modo così accurato
lenato alla concretezza, mentre l suoi uomini remavano lun-     sizione su una carta

go la foce del fiume egli osservò che i fianchi delle monta-       Un vento legger
gne erano ricoperti di pini, utilissimi come legname da co-     que, dove furono tr
struzione per la marina spagnola. I discendenti di quei pini    e dalla pioggia. Fu
vengono oggi segati in una segheria posta presso quel tu-       magnificenza e la b
multuoso corso d'acqua montano che Colombo sentì scorre-        glianza con la terra
re a qualche distanza una domenica di novembre del 1492.
                                                                Espafiola. * Tre de
   Continuando la navigazione, con una brezza leggera che
fortunatamente proveniva da ovest, osservò non meno di          ragazza, abbigliata
nove piccoli porti naturali, dietro i quali vallate lussureg-   no a bordo. L'amm
gianti si arrampicavano verso l'erta sierra. Passò sotto la     rivestita in modo co
montagna a forma di incudine, El Yunque, punto di riferi-       altre cianfrusaglie,
mento per il porto di Baracoa, che Colombo descrisse ro-        gazza di rimanere a
tondo « come una scodella ». In questo luogo, adatto per la
fondazione di una colonia, venne stabilito il primo insedia-       * Sulle carte ufficiali
mento spagnolo a Cuba; ma Baracoa non offriva oro, e la
flotta ripartì con il primo vento favorevole. All'alba del 5    fra le due repubbliche ne
                                                                haitiana
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