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miraglia e, agitando le dita, dicevano Ciue! ciue!
  va: «Ancora campanelli, per favore! » Erano
 anche le punte metalliche allora in uso per ri-
  dei vestiti da uomo e i sonagli di ottone dei

 indigene dell'ammiraglio continuavano ad assi-
  il solito linguaggio a gesti che nell'isola suc-
  bbero trovato grandi quantità di oro, ma ognuna
 ng Island, Crooked Island, Fortune Island - era
mile a San Salvador: una piatta distesa di terra ri-
 a giungla e abitata da pacifici nativi che non
  , se non qualche monile che si erano procurati
 barriera della lingua impediva di comprendere
 l'effettiva provenienza di quell'oro. De Torres,
 si accorse ben presto che l'arabo non gli sareb-
  essun aiuto in quelle lande. Colombo poté os-
mo tra tutti gli europei, il mais o granturco in-
  ache intessute col cotone locale, le prime pata-
 nche un albero che egli correttamente ritenne
 rarne del colore. Ma nessuna traccia di oro, a
  che portavano indosso gli indigeni.
  na l'ammiraglio e le sue guide indiane comin-
 tendersi meglio, egli capì che esisteva una gran-
  gli indigeni chiamavano Colba (Cuba) e si con-
otesse essere il Giappone o una parte della Cina.
 di recarvisi, e gli indiani lo portarono lungo il
guito abitualmente in canoa, studiato per essere
 possibile. Navigarono attraverso il passaggio di
 and verso la fila di scogliere al limite sud-est
 ahama Bank. Da Ragged Island, il 27 di ottobre
 erò rapida i banchi di sabbia adesso chiamati
Bank, sospinta da un vento fresco di nord-est,
  lla direzione in cui gli indiani indicavano
 La mattina del 28 ottobre essi entrarono nella
 y, nella provincia cubana d'Oriente. Colombo
 suo giornale di non aver mai visto un porto così
  beri meravigliosi e diversi da quelli europei,

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