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alcuni dai grandi fiori vivaci e altri carichi di frutti, e un'a-
ria piena di canti d'uccelli. Ma dov'era la prova che fosse il
Giappone? Dove erano i templi con le volte ricoperte d'oro,
i cannoni di bronzo dalla bocca a forma di drago, i signori e
le dame in broccati intessuti d'oro?

   Povero Colombo! Egli si sforzava di compensare gli og-
getti orientali che non riusciva a trovare con tutte le strane e
nuove cose di cui era testimone, ma certo era difficile de-
scrivere lo scenario, la flora e gli abitanti di Cuba in manie-
ra tale da interessare i notabili spagnoli. Né poteva accetta-
re l'idea che i luoghi in cui si trovava non fossero il sospira-
to Oriente, ma un nuovo mondo.

   Il giorno seguente i tre vascelli fecero rotta a ovest lungo
la costa ricca di porti di Cuba - Colombo sperava ad ogni
momento di incappare in una flotta di giunche cinesi - e
ancorarono infine a Puerto Gibara. Rimasero lì dodici gior-
ni, muovendosi solo per una breve escursione a punta Co-
barrubia.

   Le guide di San Salvador rassicuravano le popolazioni
locali sulle buone intenzioni degli stranieri arrivati sui mo-
stri marini dalle bianche ali, illustrando loro le luccicanti
carabattole che questi portavano come merce di scambio, e
permettendo così l'avvio di un animato commercio. Conti-
nuavano poi a ripetere che nell'interno dell'isola si trovava
l'oro, e precisamente in un posto chiamato Cubanacan, che
significa «Cuba centrale ». Ma l'ammiraglio, ansioso di
porgere la sua lettera di presentazione all'imperatore cine-
se, fraintese il nome per El Gran Can. Si risolse quindi a
mandare un ambasciatore a Cubanacan. Luis de Torres,
l'interprete d'arabo, venne posto a capo della spedizione e
come aiutante ebbe Rodrigo de Xeres, un abile marinaio
che una volta aveva incontrato un re negro della Guinea ed
era quindi considerato una specie di autorità in quanto a
rapporti diplomatici con regnanti pagani. Gli indiani segui-
vano portando il passaporto in latino e una lettera di creden-
ziali dei reali di Spagna al Gran Khan, un dono considerato
appropriato per l'occasione oltre a fili di perline di vetro da
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