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barattare con i nativi in cambio di cibo. L'ambasceria risalì
la valle del fiume Cacoyuguin e attraversò campi coltivati a
frumento, fagioli e patate dolci, fino a quella che tutti pen-
savano essere Cambaluc, la città imperiale dove risiedeva il
Gran Khan. Trovarono invece un villaggio di una cinquan-
tina di capanne ricoperte di foglie di palma nel sito dell'at-
tuale città di Holguin. I due spagnoli, osservati come esseri
caduti dal cielo, furono accolti festosamente dal cacicco lo-
cale, mentre la gente del villaggio si affollava per baciare
loro i piedi e ricoprirli di semplici doni. Rodrigo fu gratifi-
cato da quest'accoglienza, ben più calorosa di quelle avute
presso le popolazioni africane, ma Torres era mortificato
perché nessuno comprendeva il suo arabo e deluso di non
aver trovato ad accoglierli austeri mandarini in una capitale
Il di diecimila palazzi di pietra.
Sulla strada del ritorno verso il porto, l'ambasceria fece
una scoperta che avrebbe avuto (ma loro non potevano sa-
l, perlo) maggiore influenza sulla felicità umana che ogni pos-
sibile trattato con la Cina. Colombo lo riferisce scrivendo
che essi incontrarono « molte persone che facevano ritorno
ai loro villaggi con un tizzone ardente in una mano ed erbe
dalle quali suggere il fumo, così come erano soliti fare».
Era il primo contatto europeo con il tabacco. I taino lo usa-
vano in forma di sigari, chè essi chiamavano tobacos; i viag-
giatori, come quelli incontrati dalla spedizione spagnola,
portavano un grosso sigaro che veniva acceso con un tizzone
a ogni fermata della carovana: ognuno tirava tre o quattro
« boccate » attraverso le narici; poi, quando tutti si erano ri-
storati, la carovana si rimetteva in moto e un bambino aveva
il compito di tenere acceso il tizzone fino alla sosta successi-
va. Qualche tempo dopo i primi insediamenti nel Nuovo
Mondo, gli spagnoli provarono a fumare il tabacco e acqui-
sirono rapidamente la nuova abitudine, e ben presto l'uso del
tabacco si diffuse in Europa, in Asia e in Africa.
Mentre l'ambasceria era in missione, Colombo fece una
stima della posizione e stabilì di essersi spostato di 90 gradi
verso occidente. Questo, a causa della sua sovrastima del-