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modo da poter inviare al più presto qualche carico di valore      e
ai sovrani.                                                       z
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   Così tutti i coloni e alcuni marinai vennero sbarcati a Isa-   s
bela. Venne fondata una cittadina dalla forma classica (poi-
ché soltanto una sorta di Cadice in miniatura poteva soddi-       n
sfare le aspettative dell 'ammiraglio), con la chiesa e il pa-    a
lazzo del governatore che si fronteggiavano in una piazza         d
quadrata. Gli uomini furono impegnati ad abbattere gli al-        a
beri, tagliare le pietre coralli ne e scavare un canale per con-  c
vogliare l'acqua dal fiume più vicino, mentre circa duecen-       v
to capanne di canne intrecciate venivano velocemente co-          s
struite come ricoveri immediati. Molti degli operai addetti a     n
questi lavori si ammalarono di malaria oppure per aver be-        c
vuto l'acqua dei pozzi o mangiato qualche strano pesce,           t
sebbene il dottor Chanca provasse sempre le nuove specie          r
su un cane prima di permettere a qualche cristiano di cibar-      d
sene. Allora, Colombo, impaziente di veder conclusi i lavo-       c
ri, costrinse alcuni dei gentiluomini che si erano uniti come     n
volontari alla spedizione a espletare lavori pesanti, e ciò fu    t
causa di grande indignazione. Se rifiutavano, venivano pri-       t
vati delle razioni di cibo, e questo era considerato un modo      v
indegno di trattare un hidalgo castigliano.                       v
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   Tuttavia gli animi si sedarono non appena si profilò la
possibilità di raccogliere dell 'oro. Isabela era stata fondata   a
da soli quattro giorni e già l'ammiraglio si diede a organiz-     d
zare una pattuglia armata per l'esplorazione del Cibao e la       J
ricerca del giacimento aurifero. La spedizione era coman-         C
data da Alonso de Hojeda, un agile e virile giovane andalu-       n
so che aveva attirato l'attenzione della regina e ottenuto il     s
comando di una caravella grazie a una strampalata esibizio-       n
ne sulla cima di una trave protesa da una torre a una sessan-     g
tina di metri di altezza in una strada di Siviglia.               r
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   Hojeda, con una ventina di spagnoli e un certo numero di
guide locali, si addentrò nella grande vallata centrale di Hi-
spaniola e raggiunse le colline pedemontane della cordiglie-
ra centrale del Cibao. Qui trovò tracce evidenti della pre-
senza dell'oro e riuscì a ottenere tre grosse pepite, una delle
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