Page 69 - merged
P. 69

Felipa Moiiiz non era una popolana, ma non era neppure una ragazza
della più elevata aristocrazia lusitana; se mai, apparteneva a famiglia no-
bile decaduta, ma di ciò discorreremo più minutamente fra breve.

    Il matrimonio di Colombo dovette aver luogo dopo la partenza da
Genova del 26 agosto 1479 per ritornare in Portogallo, forse, nel succes-
sivo anno 1480 e, anzichè a Lisbona, sembra più probabile che sia avve-
nuto a Madera o a Porto Santo e diremo quali sono i motivi che lo la-
s rano supporre.

    È un tantino inverosimile che la giovane donzella ospite, sia pure
senz'obbligo di pronunciare i voti di clausura, nel Monasterio di Lisbona,
abbia potuto prendere tanta pratica et amicizia con un giovane straniero,
il quale frequentava per le sue divozioni la chiesa annessa al Monastero.
Di solito, le religiose di tali reclusori assistono alle sacre funzioni, le quali
si svolgono nella chiesa annessa al loro Monastero, attraverso fitte grate,
che le rendono invisibili, o quasi, ai fedeli che frequentano il tempio.
Come mai, in siffatte condizioni, una ragazza abbia potuto prendere tanta
pratica et amicizia con un giovane confuso tra i fedeli che frequentavano
la chiesa, è un mistero! Non potrebbero essere avvenuti altrove, tali onesti
contatti?
Il contenuto di alcune postille marginali annotate sui libri studiati da
Colombo, nonchè alcuni richiami del Giornale di bordo del 1492-93, la-
sciano presumere che egli abbia potuto prendere imbarco sulle navi porto-
o-hesi, che facevano i viaggi fra la metropoli lusitana e le isole dipendenti
(Madera, P. Santo, Capo Verde). Ora, in entrambe le isole di Madera e di
Porto Santo, la vedova Isabella Moiiiz, madre della giovane Felipa, ebbe
interessi e dimorò, e quindi non sarebbe improbabile che, nell'una o nel-
l’altra isola, Colombo abbia incontrato la giovane educanda, o perchè avesse
già lasciato definitivamente il Monastero, o perchè si trovasse in breve va-
canza presso la famiglia, e ne abbia, in seguito, fatto la propria consorte.

    Quel giovane marinaio straniero, d'aspetto piacente e di belle maniere,
con quell'aria di esotismo e di romantico che lo circondava, possedeva tutti
i requisiti per fare breccia nel cuore d'una ragazza di buona famiglia,
magari, anche lei di temperamento un tantino romantico, tanto più che
l'elemento marinaro e il mondo della marineria non erano lontani dalle
tradizioni coltivate nella famiglia di Felipa.

    Del resto, a Doiia Isabella Moiiiz non mancavano i mezzi, nè le occa-
sioni, per poter avere presso la numerosa colonia genovese di Lisbona pre-
cise notizie ed informazioni circa la persona del pretendente .alla mano
della propria figliuola e bisogna pensare che tutto sia andato per il giusto
verso se il matrimonio potè, senz'altro, venir celebrato.
   64   65   66   67   68   69   70   71   72   73   74