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CAPITOLO VIII

                                  Il quarto viaggio

                                           (1502-1504)

    97. Il Governatore Ooando vieta all' Ammiraglio persino l'approdo per
« rilascio forzato », - I preparativi per l'approntamento di questa quarta
spedizione procedettero abbastanza celermente, forse perchè 1'Ammiraglio,
non volendo dipendere dall'odioso Ufficio diretto dal Fonseca, preferì fare
da sè, provvedendo personalmente alle varie occorrenze.

    Il 9 maggio del 1502, la nuova armatella salpava dalla Baia di Cadice
sotto gli auspici della Santissima Trinità. Era composta di 4 navicelle
- la Capitana, la Gallego, la Santiago de Palos e la Vizcayna - tutte di
modestissimo tonnellaggio, basti sapere che la maggiore, cioè la Capitana,
non oltrepassava le 70 tonnellate.

    In totale, la spedizione portava 150 persone, ma 1'Ammiraglio aveva
voluto vicino a sè il fìglio minore Fernando, il quale contava allora tredici
anni appena, e il fratello Bartolomeo, l'Adelantado, il quale, per l'ingrata
esperienza fatta in Haiti, non voleva più impicciarsi di esplorazioni e di
colonie, ma che alla fìne, dato lo stato di salute, tutt'altro che florido, del
fratello maggiore, s'era acconciato a seguirlo per questa essenzialissima
considerazione.

    Il fratello Diego, invece, disgustato delle cose mondane e di tutto
quel groviglio di avvenimenti poco simpatici, che gli era capitato fra capo
e collo all'Española, s'era trattenuto in Spagna per dedicarsi unicamente
alla vita religiosa.

    Dopo una breve sosta presso lo stabilimento portoghese di Arzilla,
sulla costa atlantica del Marocco, si dirigeva alla Gran Canaria, dove fa-
ceva provvista d'acqua e di legna, ripartendone la sera del 25 maggio.

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