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Fernando e nella Historia del Las Casas, mentre la tesi secondo la quale

Colombo non avrebbe avuto tale corrispondenza diretta è avvalorata da

taluni indizi, che riporteremo tosto e che hanno valore e consistenza non

disprezzabili. Certo che, se Colombo col suo latino sgrammaticato e scor-

retto avesse scritto una propria missiva al dotto Umanista fiorentino, per

chiedergli le desiderate informazioni, avrebbe offerto un saggio poco bril-

lante della propria cultura e, con grandissima probabilità, avrebbe provo-

cato un'accoglienza poco favorevole.

Perciò, la leggenda riporta che Colombo, per fare migliore impressione

sul cosmografo fiorentino, dato che in quel tempo i Portoghesi erano in

grande fama per le loro imprese esplorative marittime, gli avrebbe scritto

nella lingua di quel Paese, coprendosi così con la bandiera della Nazione

di cui era ospite. Secondo questo ripiego, però, non ci farebbe una bella

figura il Toscanelli, perchè un letterato della Rinascenza e per giunta

della sua sorte, non si sarebbe accorto che il nome Christoforo Columbo

nulla aveva di portoghese e avrebbe dovuto insospettirsi, per timore d'es-

sere raggirato da un indegno profittatore, il quale voleva carpirgli il

progetto.

Anzi, su questo riguardo, si potrebbe osservare che il Toscanelli

avrebbe anche dato prova di soverchia ingenuità, inviando, senza indugio

alcuno, il suo progetto ad uno sconosciuto. Non senza dire, poi, che gli

arebbe stato più comodo e più prudente, invece di riscrivere la lettera

del 25 giugno 1474, indirizzare Colombo al Martins, sia perchè quest'ul-

timo risiedeva nella medesima città di Lisbona in cui si trovava Colombo,

ed era egualmente informato dei particolari del progetto, sia perchè po-

teva supporre con fondamento che il Martins fosse già in rapporti confi-

denziali con Colombo, se quest'ultimo aveva potuto conoscere la consi-

stenza del secreto da quello custodito.                                   '

Ora, pur ammettendo che il Toscanelli fosse animato dalle più bene-

voli disposizioni verso l'oscuro marinaio Columbo, che gli scriveva dal

Portogallo, e che tali benevoli disposizioni derivassero dalle buone refe-

renze date dal preteso intermediario Girardi-Berardi, bisognerebbe altre si

ammettere che egli conservasse le minute di tutte le lettere che scriveva,

per poterne esibire a chi gliele richiedesse, l'esatta copia, senza neppure

omettere tutti i convenevoli d'occasione e gli accenni a vecchi rapporti

personali col vero destinatario, cose tutte che non potevano interessare

i terzi.

Per ovviare a questo logico rilievo, la leggenda riporta che l'invio della

copia a Colombo ebbe luogo alquanti giorni dopo dell'invio dell'originale

al Martins. Difatti, dopo pochi giorni soltanto, era possibile che il Tosca-

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