Page 41 - SCIENZA IN CITTA'
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48 tinenti, cioè il lento spostarsi delle masse  scosse strumentali sia elevata. Potrà anche
continentali dell'ordine di qualche centime- succedere di essere testimoni di una scossa
tro all'anno; le eruzioni vulcaniche e i ter-    di piccola o media intensità. In questo caso,
remoti che si concentrano in prossimità del- oltre al movimento dei pennini sul rullo, si
le giunzioni fra le placche; i grandi piega-     vedrà accendersi su una carta geografica
menti della crosta terrestre che conducono
alla formazione delle catene montuose.           collegata all'elaboratore centrale una luce
                                                 in corrispondenza dell'epicentro, mentre si
In questa dinamica si inquadra anche il ci-      attiverà un segnale di allarme acustico.
clo litogenetico della crosta terrestre. In-
                                                 Dalla visita a questa struttura ci si potrà
fatti, mentre da un lato il magma che risale rendere conto del fatto che il nostro Paese
lungo i margini divergenti dà luogo alla for- si trova in una zona "tormentata" della Ter-
mazione di rocce intrusive ed effusive, dal- ra. L'Italia è situata nell'area in cui avviene
l'altro la crosta inghiottita, compressa e ri-   un colossale scontro fra la placca africana e
fusa in corrispondenza dei margini conver- quella euroasiatica. La prima ci viene len-
genti, genera le rocce metamorfiche. Il          tamente addosso accavallandosi contro la
quadro viene completato dalla dinamica
esterna della Terra, da cui dipende la for-      seconda, imprimendo alla penisola italiana
                                                 un movimento antiorario e causando l'allar-
mazione delle rocce sedimentarie.                gamento del Mare Tirreno e la chiusura
Insomma, siamo di fronte a una teoria cer- dell' Adriatico.
tamente non completa ed esauriente, ma           L'orogenesi alpina e appenninica, i terre-
che ha il pregio di fornire una cornice unita- moti e i vulcani attivi che caratterizzano la
ria in cui inquadrare una molteplicità di fe- nostra penisola sono una conseguenza di
nomeni diversi e di offrire, nello stesso        questa lenta ma implacabile dinamica fra le
tempo, uno schema organico per la storia
evolutiva del nostro pianeta.                    zolle su cui ci troviamo.  .

Una struttura scientifica nella quale è pos-     L'origine della vita
sibile assistere in diretta a quelle che forse   Percorsa da un flusso di calore dall'interno
sono le manifestazioni più temibili e cata-      verso l'esterno, poco meno di quattro mi-
strofiche della "tettonica a placche" è rap-     liardi di anni fa la Terra andò progressiva-
presentata dalla Sala operativa della rete       mente raffreddandosi e consolidandosi in
di sorveglianza sismica nazionale dell'I-        superficie. Dopo circa un miliardo di anni
stituto Nazionale di Geofisica (ING) (vedi       dalla sua formazione il nostro pianeta pre-
scheda a pago 116). Qui è attiva 24 ore su 24 sentava finalmente una crosta solida, sep-
una sala operativa di sorveglianza sismica       pure ancora alquanto fragile e sottile. A
attrezzata con decine di sismografi a rullo, quel tempo la sua tenue atmosfera era ali-
collegati con gli strumenti di rilevamento       mentata essenzialmente dai processi di de-
dei terremoti (geofoni) sparsi sull'intero       gassazione, cioè dai gas sviluppatisi a parti-
territorio nazionale. Il tutto è gestito da un   re dal magma incandescente. In questa at-
elaboratore elettronico che calcola in pochi mosfera primordiale erano presenti presu-
secondi l'epicentro e l'intensità di un sisma mibilmente metano, ammoniaca, anidride
subito dopo che esso si è verificato, in modo carbonica, idrogeno e, certamente, molto
che questa informazione possa essere tem- vapore acqueo. Nella crosta appena conso-
pestivamente inoltrata dai tecnici dell'ING      lidata le meteoriti scavarono depressioni
alla Protezione Civile per l'organizzazione      più o meno vaste e profonde che, quando la
dei soccorsi.                                    temperatura superficiale scese sotto i 100
Restando per alcuni minuti nella Sala ope- gradi, poterono accogliere l'acqua delle fre-
rativa della rete di sorveglianza sismica ci     quenti piogge. Si formarono così i caldi
si renderà conto di come la frequenza delle oceani primitivi e il "brodo primordiale"
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