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me. Le navi rimasero per tre giorni in vista di Fogo a causa     st
della bonaccia, fino a che il 7 luglio gli alisei ripresero a    pi
soffiare. Colombo mise rotta a sud-ovest, cercando il paral-     pi
lelo della Sierra Leone; ma il vento calò progressivamente,      ch
e il 13 luglio cessò del tutto. La flotta aveva intanto rag-     m
giunto la latitudine di 9 gradi e 30 minuti nord, la longitudi-  de
ne di 29 gradi ovest.                                            de
                                                                 pe
   Colombo si trovava ora nella zona delle calme equatori a-     ba
li, e per i successivi otto giorni la piccola flotta si lasciò   D
scarrocciare dalla corrente equatoriale, mentre gli equipag-     ta
gi, temendo gli effetti dell'esposizione diretta al sole, sof-   se
frivano le pene dell'inferno avvolti nei loro indumenti di la-   hr
na. L'ammiraglio pensò di approfittare della bonaccia per        zi
osservare la stella polare con il quadrante: ma come al soli-    ri
to nei suoi tentativi di navigazione astronomica egli commi-     uc
se una grande quantità di errori, e stabilì di aver raggiunto    in
la latitudine di 5 gradi nord: oltre 250 miglia troppo a sud.    ne
Egli si compiaceva di aver raggiunto i 5 gradi nord per una      su
curiosa ragione: molti anni prima uno dei navigatori porto-:     C
ghesi di re Giovanni aveva preso la latitudine delle isole       Su
Los al largo della Sierra Leone, stabilendo la sui 5 gradi       m
nord. In realtà il portoghese aveva fatto gli stessi errori di   qu
calcolo di Colombo: la vera latitudine delle isole Los è in-     ne
fatti di 9 gradi e 30 minuti nord, assai prossima a quella       r'
raggiunta dalla flotta di Colombo. Così l'ammiraglio si tro-     ni
vava esattamente dove voleva essere, e il solo risultato del     al
suo errore - una differenza di quattro gradi e mezzo - fu di     la
inficiare tutti i suoi successivi calcoli di latitudine.         m
                                                                 ca
   Il 22 luglio 1498 un vento teso si levò da est-sud-est, le    un
sartie in bando si tesero, le vele afflosciate si gonfiarono,    po
le navi si misero rapidamente in moto, la temperatura sce-       lu
se e i marinai, che ormai erano rassegnati a marcire e mo-       no
rire in mezzo all'oceano, poco avvezzi com'erano a una bo-
naccia tanto lunga, ripresero animo e coraggio e ricomin-
ciarono a vagheggiare i giacimenti d'oro. L'ammiraglio mi-
se la rotta a ovest e per nove giorni, con il gagliardo soffio
degli alisei, la sua flotta mantenne una velocità media di
sei nodi e più.
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