Page 98 - Itinerari della Scienza a Roma
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no. Sormontata da una cupola che crea particolari     prattutto a causa dell'alto tasso di umidità che, pro-
           effetti luminosi grazie all'occhio centrale, questa sa-     vocando sia perdita di colore che incrostazioni, ave-
           la è particolarmente preziosa perché anticipa mo-     va reso praticamente illeggibile circa 1'80 delle raf-
           delli architettonico-strutturali che saranno maturi a     figurazioni murali. Oltre ai danneggiamenti tipici dei
           Roma soltanto a partire dall'età adrianea (117-138     materiali conservati all'aperto, la Domus presentava
           d.C.). L'importanza della struttura è però anche nel-     problematiche specifiche e tipiche delle decorazioni
           la variegata e preziosa moltitudine di decorazioni di     murarie, come quelle attribuibili ad alcuni sali, con-
           pareti e soffitti, che la rendono unica nel suo gene-     tenuti nell'acqua assorbita, che in seguito ad un pro-
           re in tutta Roma, eguale soltanto a Pompei e ad Er-     cesso di cristallizzazione si gonfiano arrivando a pro-
           colano. Alcune decorazioni, secondo una tecnica     vocare spaccature, fenomeni di sfaldamento e di-
           già affinata, rappresentano, in riquadri dipinti, co-     sgregazione. Ricordiamo infine l'azione deleteria del-
           struzioni e paesaggi su diversi piani prospettici, de-     l'acido prodotto da particolari microrganismi simili ai
           terminando l'illusoria sensazione di finestre aperte,     funghi e quella altrettanto dannosa delle alghe, che
           sale, corridoi, insomma di spazi e movimento; il     possono mettere a rischio la leggibilità stessa dell'o-
           tutto grazie anche ad un vivace uso della policro-     pera. Per combattere i sali ed i diversi microrganismi
           mia, con colori molto accesi, ed all'armonica com-     si creano barriere chimiche di protezione immesse
           binazione di pitture e stucchi che aumenta gli effet-     direttamente nelle murature.
           ti di plasticità e chiaroscuro,
           gravi crimini contro lo Stato, si concretizzò con la di-    P er illustrare l'attività di restauro sul marmo, ab-
           La damnatio memoriae dell'imperatore Nerone, per i
                                                                 biamo scelto l'intervento eseguito sulla pregevo-
           struzione di tutto ciò che poteva richiamarne la me-     le Colonna Traiana, unico monumento del Foro di
           moria: così anche la sua dimora, depauperata e pri-     Traiano giunto praticamente intatto fino a noi. Co-
           vata degli arredi e dei rivestimenti marmorei, fu in-     struita con blocchi di marmo lunense, la Colonna ha
           terrata e completamente dimenticata. Scoperta sotto     una grande base sul cui lato principale, rivolto verso
           il pontificato di Giulio II, subì notevoli danni nel     la basilica Ulpia, è collocata la porta di ingresso at-
           corso dei primi scavi, condotti con criteri non pro-     traverso la quale si accede all'interno e quindi alla
           priamente scientifici. Tra l'altro la mancanza di accu-     scala a chiocciola che porta fino alla sommità del
           ratezza con cui furono coordinati i lavori portò a di-     monumento. Sul basarnento due statue raffiguranti
           menticare le fondamentali operazioni di pulizia delle     Vittorie alare sorreggono un pannello su cui è incisa
           superfici, con la conseguenza che le zolle erbose     la dedica all'imperatore; come risulta dalla stessa
           hanno finito per attecchire sui muri indurendosi a tal     iscrizione, la colonna segnava l'originaria altezza del
           punto da renderne difficile se non impossibile l'a-     colle che lì sorgeva e che era stato demolito proprio
           sportazione. In realtà, secondo l'ottica storico-anti-     per far posto al nuovo Foro. Lo scopo principale per
           quaria dell'epoca, ci si limitò per lo più a recuperare     cui il monumento fu eretto era quello di fornire una
           e ad asportare statue, marmi e materiali preziosi. Ma     degna tomba all'imperatore e difatti dagli scrittori an-
           gli affreschi della Domus rimasti in situ furono da al-     tichi apprendiamo che per un certo periodo le cene-
           lora fonte di ispirazione per numerosi artisti che li     ri di Traiano, conservate in un'urna d'oro, furono
           immortalarono in acquerelli, stucchi e disegni.     collocate nel basarnento della Colonna. Fu questo
           Finalmente sul finire del XVII secolo ebbero inizio     un grande onore a lui concesso, perché la sepoltura
           scavi più attenti, che via via riportarono alla luce     di un cittadino romano all'interno del Pomeriurn,
           gran parte delle strutture che oggi possiamo ammira-     che costituiva la linea del confine sacro della città,
           re, Di fatto tale attività non si può dire ancora con-     rappresentava un eccezionale riconoscimento riser-
           clusa, ma solo momentaneamente interrotta, giacché     vato esclusivamente ai personaggi pubblici distintisi
           da più parti se ne sollecita la rapida ripresa.     per particolari meriti riportati in battaglia. Traiano in-
           Intanto si sono avviati i complessi e delicati lavori di     fatti era appena uscito vincitore dalle guerre condot-
           restauro, ormai quasi giunti a completamento, ad     te contro le popolazioni della Dacia ed è proprio il
           opera appunto dei tecnici della divisione competen-     racconto di questo evento bellico il motivo condut-
           te della Soprintendenza Archeologica. Prima di ciò il     tore del fregio a bassorilievo che ricopre la Colonna,
           palazzo versava in condizioni di forte degrado, so-     avvolgendola a spirale. Oltre all'evidente funzione




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