Page 96 - Itinerari della Scienza a Roma
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IL FORO ROMANO ED I FORI IMPERIALI
L a valle del Foro Romano risulta geologicamen- nuova usanza per cui da allora ogni imperatore
volle erigere un proprio Foro. Il complesso architet-
te costituita dall'erosione del compatto banco
di tufo vulcanico, provocata dal passaggio di uno tonico che ne risultò è il più grande mai realizzato
dei tanti corsi d'acqua che confluivano nel Tevere. in Europa fino all'epoca moderna, con circa
Questa zona paludosa e malsana, utilizzata come 90000 mq di superficie occupata. Queste eccezio-
umile sepolcreto fin dall'Età del Ferro, bonificata nali dimensioni si addicono all'importanza di
in seguito dalla Cloaca massima, era destinata a quello che era il centro del potere dell 'impero ro-
diventare per i Romani il vero centro delle funzio- mano che si estendeva ormai dalla Germania alla
ni pubbliche, civili e religiose. Già gli Etruschi ave- Libia, dalla Britannia alla Mesopotamia.
vano scelto il sito per mercati e fiere, quando an-
onostante il lungo arco di tempo, Più di 150
trionale del Campidoglio, il Comitium. Nel V secolo N
cora all'attività politica era riservata l'area setten-
anni, occorso per la sua realizzazione, il
a.C; a memoria delle mitiche vicende della città, complesso può considerarsi omogeneo. Il Foro di
vi furono innalzati il tempio di Saturno, sede sta- Cesare si sviluppava lungo una piazza rettangola-
bile dell'Erario romano, e quello dei Castori, o Dio- re, chiusa su tre lati da portici colonnati, secondo
scuri, i gemelli semi divini il cui culto risulta im- la consuetudine architettonica di Roma. A Nord vi
portato dal pantheon greco: i loro resti sopravvivo- era il tempio di Venere Genitrice mentre al centro
no ancora oggi a testimonianza della grandiosità si ergeva la statua equestre dell'imperatore. Nato
del Foro Romano. In seguito alle distruzioni provo- come ampliamento dell'antico Foro, molto presto il
cate da orde barbariche che rasero al suolo parte nuovo complesso divenne autonomo ed indipen-
della città e del Foro, si diede avvio ad unaferuida dente. Il secondo dei Fori imperiali, quello dell'im-
attività di ricostruzione: a quest'epoca risale il peratore Augusto, venne ad addossarsi al lato
tempio della Concordia collocato subito sotto il orientale del primo, di cui ideologica mente costi-
Campidoglio. Successivamente le nuove necessità tuiva la prosecuzione, in quanto Ottaviano Augu-
urbanistiche di Roma, divenuta dominatrice in- sto era il figlio adottivo di Cesare ed il continuato-
contrastata del Mediterraneo, trovarono riscontro re della sua politica. Non a caso il Foro è dedicato
nell'attività edilizia che trasformerà il volto del Fo- a Marre Ultore, chiamato a vendicare quanti ave-
ro, dove troveranno sede anche le grandi basili- vano voluto la morte di Cesare. Il complesso era
che, ovvero gli edifici in cui si svolgevano i proces- quasi interamente realizzato in marmo di Carra-
si, le transazioni commerciali e le altre attività ra; di ciò andava particolarmente fiero l'imperato-
pubbliche. A dominare la valle sorgeva il Tabula- re Augusto che Più volte ebbe a vantarsi di aver
rium costruito nel I secolo a.c. su commissione di trovata Roma fatta di mattoni e di auerla trasfor-
Silla e che subì numerose e profonde trasformazio- mata ricoprendola di marmi.
ni fino a tutto il Medioevo. Oggi non rimangono La terza piazza monumentale, che occupò l'area
che esigue vestigia dell'antica costruzione, coperta compresa tra il Foro Romano ed i due Fori Impe-
dal nuovo palazzo che ospita il Consiglio Comu- riali Più antichi, è quella del Tempio della Pace,
nale di Roma ed alcuni uffici dell'Amministrazio- fatto costruire da Vespasiano per celebrare la pace
ne Capitolina. successiva alla sconfitta degli Ebrei ribellatisi a Ro-
Con la crisi della Repubblica, il passaggio del pote- ma. Anche se si trattava propriamente di un tem-
re nelle mani di singoli personaggi comportò ulte- pio, col tempo la sua posizione ed il suo aspetto gli
riori e decisivi cambiamenti. Fu Cesare che per conferirono caratteristiche analoghe a quelle degli
primo sentì l'esigenza di creare nuove e Più presti- altri Fori. Distrutto da un incendio sotto l'impera-
giose sedi per il culto, la politica, l'amministrazio- tore Commodo, Settimio Severo si curò della sua ri-
ne e la giustizia pubbliche, inaugurando una costruzione e ne arricchì la biblioteca con l'affis-