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IL FORO ROMANO ED I FORI IMPERIALI

             L   a valle del Foro Romano risulta geologicamen-    nuova usanza per cui da allora ogni imperatore
                                                              volle erigere un proprio Foro. Il complesso architet-
                te costituita dall'erosione del compatto banco
             di tufo vulcanico, provocata dal passaggio di uno    tonico che ne risultò è il più grande mai realizzato
             dei tanti corsi d'acqua che confluivano nel Tevere.    in Europa fino all'epoca moderna, con circa
             Questa zona paludosa e malsana, utilizzata come    90000 mq di superficie occupata. Queste eccezio-
             umile sepolcreto fin dall'Età del Ferro, bonificata     nali dimensioni si addicono all'importanza di
             in seguito dalla Cloaca massima, era destinata a    quello che era il centro del potere dell 'impero ro-
             diventare per i Romani il vero centro delle funzio-    mano che si estendeva ormai dalla Germania alla
             ni pubbliche, civili e religiose. Già gli Etruschi ave-    Libia, dalla Britannia alla Mesopotamia.
             vano scelto il sito per mercati e fiere, quando an-
                                                                  onostante il lungo arco di tempo, Più di 150
             trionale del Campidoglio, il Comitium. Nel V secolo   N
             cora all'attività politica era riservata l'area setten-
                                                                  anni, occorso per la sua realizzazione, il
             a.C; a memoria delle mitiche vicende della città,    complesso può considerarsi omogeneo. Il Foro di
             vi furono innalzati il tempio di Saturno, sede sta-    Cesare si sviluppava lungo una piazza rettangola-
             bile dell'Erario romano, e quello dei Castori, o Dio-    re, chiusa su tre lati da portici colonnati, secondo
             scuri, i gemelli semi divini il cui culto risulta im-    la consuetudine architettonica di Roma. A Nord vi
             portato dal pantheon greco: i loro resti sopravvivo-    era il tempio di Venere Genitrice mentre al centro
             no ancora oggi a testimonianza della grandiosità     si ergeva la statua equestre dell'imperatore. Nato
             del Foro Romano. In seguito alle distruzioni provo-    come ampliamento dell'antico Foro, molto presto il
             cate da orde barbariche che rasero al suolo parte     nuovo complesso divenne autonomo ed indipen-
             della città e del Foro, si diede avvio ad unaferuida    dente. Il secondo dei Fori imperiali, quello dell'im-
             attività di ricostruzione: a quest'epoca risale il     peratore Augusto, venne ad addossarsi al lato
             tempio della Concordia collocato subito sotto il     orientale del primo, di cui ideologica mente costi-
             Campidoglio. Successivamente le nuove necessità     tuiva la prosecuzione, in quanto Ottaviano Augu-
             urbanistiche di Roma, divenuta dominatrice in-     sto era il figlio adottivo di Cesare ed il continuato-
             contrastata del Mediterraneo, trovarono riscontro    re della sua politica. Non a caso il Foro è dedicato
             nell'attività edilizia che trasformerà il volto del Fo-    a Marre Ultore, chiamato a vendicare quanti ave-
             ro, dove troveranno sede anche le grandi basili-     vano voluto la morte di Cesare. Il complesso era
             che, ovvero gli edifici in cui si svolgevano i proces-    quasi interamente realizzato in marmo di Carra-
             si, le transazioni commerciali e le altre attività     ra; di ciò andava particolarmente fiero l'imperato-
             pubbliche. A dominare la valle sorgeva il Tabula-     re Augusto che Più volte ebbe a vantarsi di aver
             rium costruito nel I secolo a.c. su commissione di    trovata Roma fatta di mattoni e di auerla trasfor-
             Silla e che subì numerose e profonde trasformazio-    mata ricoprendola di marmi.
             ni fino a tutto il Medioevo. Oggi non rimangono    La terza piazza monumentale, che occupò l'area
             che esigue vestigia dell'antica costruzione, coperta    compresa tra il Foro Romano ed i due Fori Impe-
             dal nuovo palazzo che ospita il Consiglio Comu-    riali Più antichi, è quella del Tempio della Pace,
             nale di Roma ed alcuni uffici dell'Amministrazio-     fatto costruire da Vespasiano per celebrare la pace
             ne Capitolina.                                   successiva alla sconfitta degli Ebrei ribellatisi a Ro-
             Con la crisi della Repubblica, il passaggio del pote-    ma. Anche se si trattava propriamente di un tem-
             re nelle mani di singoli personaggi comportò ulte-    pio, col tempo la sua posizione ed il suo aspetto gli
             riori e decisivi cambiamenti. Fu Cesare che per    conferirono caratteristiche analoghe a quelle degli
             primo sentì l'esigenza di creare nuove e Più presti-    altri Fori. Distrutto da un incendio sotto l'impera-
             giose sedi per il culto, la politica, l'amministrazio-    tore Commodo, Settimio Severo si curò della sua ri-
             ne e la giustizia pubbliche, inaugurando una     costruzione e ne arricchì la biblioteca con l'affis-
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