Page 97 - Itinerari della Scienza a Roma
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sione della famosa pianta marmorea di Roma, la      pagne bellicbe, il tema ispiratore del monumento
         Forma Urbis. L'antico muro dove questa era ap-    a cui si accedeva dal foro di Augusto attraverso
         plicata è oggi visibile, parzialmente inglobato     un arco trionfale, su cui dominava la statua del
         nelle strutture della chiesa dei Ss. Cosma e Da-    sovrano alla guida di una quadriga. Così le sta-
         miano.                                          tue che ornavano il complesso rappresentavano in
          La strada che univa il Foro Romano con i nuovi    massima parte prigionieri Daci e sarà proprio la
         complessi attraversava un 'area ancora sostanzial-    particolareggiata descrizione delle battaglie con-
         mente libera da costruzioni, fino a quando, nel '97    tro questo popolo e quindi della uittoria finale ad
         d.C; ebbero inizio i lavori per la costruzione del    essere riprodotta figurativamente, come su un ro-
         qUaJ10 nucleo dei Fori, quello di Nerva, anche det-    tolo di papiro, sulla Colonna Traiana. La piazza,
         to 'Transitorio' per la sua posizione rispetto alle al-     nel cui centro si ergeua la statua equestre dell'im-
         tre aree forensi.                               peratore, era recintata sui lati da portici colonna-
                                                         ti, chiusi da due grandi esedre, di cui una sola ri-
        M                                                mane visibile dal lato dei Mercati Traianei. Nell'e-
              a il Più grandioso fu sicuramente quello che
              l'imperatore Traiano volle erigere fra il 107
                                                         stremità opposta al Foro di Augusto si ergeua l'im-
        ed il 114 d.C. Lo spazio fu ricavato scavando la    ponente basilica Ulpia, la più grande mai realiz-
        sella rocciosa tra il Quirinale ed il Campidoglio, il     zata a Roma: a pianta rettangolare, era ornata
        che distrusse per un lungo tratto le antiche mura    con un enorme fregio; l'interno era diviso in cin-
        di Roma, le Seruiane, di cui rimangono oggi pochi    que navate da colonne in marmo cipollino e gra-
        resti nei pressi della Stazione Termini. Progettato     nito grigio, di cui alcune rimangono ancora oggi,
        da Apollodoro di Damasco, uno dei più grandi     debitamente restaurate. In prossimità della basili-
        architetti del tempo, il Foro fu costruito in occasio-    ca avevano sede due biblioteche, una greca ed
        ne della vittoria sui Daci, impiegando gli stessi     una latina, sulla cui ricchezza di volumi trovia-
        prigionieri e grazie alle ricchezze in quell'occasio-    mo frequenti testimonianze negli antichi autori.
        ne confiscate. Ed è infatti la glorificazione di     Tra le due biblioteche si elevava maestosa la Co-
        Traiano, l'imperatore guerriero, e delle sue cam-    lonna Traiana.




























                        Due parttcolari del Foro Romano: l'Arco di Settirnio Severo e la Casa delle Vestali
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