Page 107 - Itinerari della Scienza a Roma
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l'ex Viridario con le arcate del portico tamponate, fu Gli stucchi di Palazzo Spada
coscienziosamente smontato e ricostruito nell'attuale
ito per consentire la costruzione del monumento a Il Palazzo fu costruito su antiche proprietà della fa-
Vittorio Emanuele IL miglia Capodiferro, una delle più illustri di Roma,
Nel 1916 il Palazzo fu confiscato dallo Stato italiano, per volontà del cardinale Girolamo Capodiferro. Il
che ne curò il consolidamento e il restauro. egli Palazzo, completato nel 1550, fu venduto nel 1626 al
anni successivi, mentre le sale di rappresentanza di- cardinale Bernardino Spada e rimase di proprietà di
vennero sede del Capo del Governo e del Gran questa famiglia fino al 1927, quando l'edificio fu ac-
Consiglio del Fascismo, le altre sale furono utilizzate quistato dallo Stato Italiano per la sede del Consiglio
dal Museo di Palazzo Venezia e dalla Biblioteca del- di Stato.
l'Istituto di Archeologia e Storia dell'arte. Benché sia un insigne esempio di edilizia nobiliare,
impreziosita dall'uso raffinato degli stucchi, di que-
sto palazzo non sappiamo con sicurezza né l'archi-
Soprintendenza dei beni artistici e storici tetto né l'autore della decorazione. Sembra ormai
molto probabile che l'autore della decorazione de-
In Piazza S. Marco 49 ha sede la Soprintendenza dei gli stucchi della facciata e del cortile sia Giulio
Beni Artistici e Storici di Roma e del Lazio. Ha com- Mazzone, anche se il Vasari attribuisce al piacenti-
piti istituzionali di tutela e di diffusione della cono- no solamente la decorazione pittorica e gli stucchi
scenza di sei musei: le gallerie Borghese, Corsini, delle sale.
Spada, la Galleria Nazionale d'Arte Antica (Barberi- Tutta la facciata del Palazzo è fastosamente concepi-
ni), il Museo di Palazzo Venezia ed il Museo degli ta e decorata con statue in stucco di antichi condot-
Strumenti Musicali, l'ultimo per costituzione. Alcuni tieri romani e con stemmi del Cardinale Capodiferro
di questi sono detti 'storici', in quanto costituiti da e della famiglia Spada. Anche il cortile è completa-
collezioni principesche del Seicento, mentre i 'mo- mente decorato: vi ricorrono fregi, stemmi, combatti-
derni', formati con nuclei di diversa provenienza, so- menti, cacce, divinità marine. Nel lato sinistro del
no ancora 'aperti', ossia in fase di completamento e cortile, in direzione della biblioteca, si può scorgere
di arricchimento. la Prospettiva: un corridoio di soli otto metri che,
La Soprintendenza svolge anche funzione di tutela per effetto prospettico, sembra ben cinque volte
nei riguardi delle collezioni private, delle raccolte maggiore del reale.
statali e degli oggetti mobili e figurativi del territorio, Studi preparatori sugli stucchi ed analisi di laborato-
nonché delle collezioni private e di Enti pubblici e rio hanno permesso di capire il metodo di lavorazio-
morali. Funzionari tecnici svolgono sistematiche ne dello stucco, di individuare i materiali utilizzati, di
campagne di indagine e catalogazione dei Beni Arti- distinguere le varie cifre stilistiche. L'esecutore prin-
stici e Storici sul territorio, operano inoltre azione di cipale, forse Giulio Mazzone stesso, ha lavorato so-
tutela individuando con ricognizioni e sopralluoghi prattutto all'esterno e nella facciata del cortile di
le situazioni di degrado che vanno sanate dall'inter- fronte all'ingresso, plasmando con potenza espressi-
vento conservativo. va e di getto rappresentazioni di grande complessità
Nei laboratori sistemati nel Palazzetto di Savorgnan strutturale.
di Brazzà, nel cortile di palazzo Barberini, vengono Le altre pareti del cortile, eccetto qualche settore, so-
restaurati tele, affreschi, terracotte, metalli, pitture su no certamente opera di allievi in quanto decorate in
vetro, armi antiche. Un immenso patrimonio dal Me- modo più ripetitivo e semplificato.
dioevo all'età Moderna, enormemente differenziato Dal contatto diretto con l'opera si è capito che la
nelle tipologie e nelle problematiche. stesura dell'intonaco cominciava dall'alto, prima nel-
Gli interventi di restauro sui dipinti sono certamente le facciate laterali e poi nella frontale.
i più conosciuti ed illustrati, basti pensare alle tele I decoratori procedevano in contemporanea, sullo
del Correggio e del Tiziano, divenute oggetto di mo- stesso ponteggio; componevano le figure di getto e
stre e di eventi culturali. Vi si eseguono anche tipi di solo in tratti particolarmente impegnativi usavano di-
restauro meno consueti ma altrettanto interessanti, segni preparatori. Sulla parete veniva steso l'arriccio
come il restauro degli stucchi o dell'argento. di malta e pozzolana, che serviva anche per abboz-