Page 111 - Itinerari della Scienza a Roma
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La Coperta argentea del Salvatore nella Cattedrale     ropite (non dipinte da mano umana)- profondamen-
      di Tivoli                                          te venerate ed esposte in processione nei momenti
                                                         di pericolo e nelle ricorrenze.
      Il Duomo di Tivoli custodisce un'opera medioevale     Era famosa la processione di Roma che il 14 agosto,
      importante e problematica: il trittico del SS. Salvato-     con gran concorso di folla, portava l'Acheropita SS.
      re. Nel pannello centrale è raffigurato il Cristo in     Salvatore dalla Sancta Sanctorum (Scala Santa) a San-
      trono, ai lati la Madonna e S. Giovanni Evangelista;     ta Francesca Romana e poi a S. Maria Maggiore, qua-
      tutte le figure sono coperte da una custodia di ar-     si un incontro simbolico tra il Salvatore e la Madre.
      gento, in parte dorata e cesellata, che lascia visibili     Pa pa Innocenzo III (1198-1216) fece rivestire con
      solo i volti. La copertura argentea è costituita da tre     una lamina la figura del Salvatore per proteggerla
      pannelli che coprono le tavole dipinte sottostanti,     dal rapido degrado e per assimilarla alla Veronica ed
      da una base e da un'elaborata copertura a calotta     alle più antiche immagini acheropite.
      con nicchie e guglie traforate, ad imitazione delle     Pochi anni dopo, probabilmente nel 1224, anche il
      vetrate gotiche.                                   Cristo di Tivoli fu ricoperto con la lamina argentea e
      La copertura del Cristo, che non riprende fedelmente     cominciò ad essere portato in processione nello stes-
      la figura dipinta sulla tavola, Lo rappresenta vestito     so giorno e con le stesse modalità del Salvatore ro-
      con una semplice tunica su cui è poggiato il pallio    mano, sia per l'influenza esercitata da Roma, sia per
      cesellato a motivi floreali. La mano sinistra regge un     la volontà di assimilare l'immagine locale ad una im-
      libro aperto su cui un'iscrizione latina invita alla fe-     magine divina. Il Cristo di Tivoli, seguendo ancora
      de. la mano destra è benedicente, il capo è circon-     una volta le vicende del Salvatore romano, fu suc-
      dato dal nimbo dorato, ornato con motivi flore ali ed     cessivamente trasformato in trittico,
      impreziosito da gemme vitree.                      Il Trittico, sottoposto a tali traumi, ha subito nel cor-
      Per la scarsità delle fonti e della letteratura, fino al-     so degli anni numerosi restauri.
      l'attuale restauro persistevano problemi irrisolti: pri-     Il primo restauro documentato fu quello del 1909:
      mo tra tutti la datazione. Nelle numerose iscrizioni     fu tolta per la prima volta la copertura argentea in-
      incise sul trittico appaiono date diverse, comprese     chiodata alle tavole dipinte e finalmente fu possibi-
      tra la prima metà del '400 ed il 1554. Queste iscrizio-     le vedere i dipinti, che furono attribuiti alla secon-
      ni furono nel tempo interpretate in vari modi, come     da metà del XII secolo. Alcuni anni dopo le lastre
      testimonianze della composizione stessa del trittico o     furono montate su un supporto di zinco con cer-
      di successivi rifacimenti e restauri.              niere apribili, per rendere agevole la visione delle
      La successione degli interventi è stata chiarita dalle     immagini sottostanti.
      analisi dell'ENEA sulla lega argentea. E' risultato sen-     Il recente intervento di restauro era indispensabile
      za dubbio che per il catino e gli sportelli era stata     per garantire la conservazione della lamina, lacerata
      usata una medesima lega, tipicamente medioevale.     e danneggiata nelle parti più sporgenti, e per aspor-
      Erano parti di una precedente copertura riutilizzate   tare le patine di solfuro d'argento e dei corrosivi sali
      successivamente nell'attuale opera, realizzata nel     di rame.
      1449, forse con un lascito di Caterina Ricciardi, citata     Numerosi e complessi sono stati i problemi tecnici
      due volte nelle iscrizioni dei pannelli.           da risolvere, tra i più seri la sostituzione del suppor-
      Un altro interrogativo da risolvere era capire perché     to di zinco del restauro del 1919 con un altro sup-
      fu coperto e reso perciò non visibile un dipinto     porto che fosse rigido, per non comunicare vibrazio-
      profondamente venerato, attribuito allo stesso San     ni, ed inerte, per non interferire con l'argento.
      Luca. A chiarire questo dubbio è stato di aiuto lo     Il laborioso restauro è stato completato nel 1994, ora
      studio di numerose testimonianze religiose medievali     il Trittico è pronto per la venerazione dei fedeli, nel-
      sulle immagini di Dio fatte da mano divina -le ache-     la seconda cappella a sinistra del Duomo di Tivoli.
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