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Questa missione, secondo il suo nuovo modo di sentire e .di pensare,
trovava riscontro e conferma nel bisticcio che egli riteneva di scorgere nel
suo nome di battesimo. Difatti, Cristoforo, nella lingua greca dalla quale
deriva, significa colui che porta il Cristo e questa significazione simbolica
traeva precisamente origine dalle singolari gesta compiute dal Santo, che
portò tal nome.
San Cristoforo, atletico e di gigantesca statura, era un pagano, il quale,
convertito da San Babila alla Fede cristiana, adempiva un'opera di miseri-
cordia, in quanto che traghettava, portandoli sulle proprie spalle e appog-
giandosi ad un bastone, i viaggiatori che dovevano valicare un fiume
ampio e profondo, sulla cui sponda egli stava ad attenderli.
Un giorno, un bimbo gli chiese di traghettarlo, se non che, arrivato
nel bel mezzo della fiumana, questa si gonfiò e il bimbo si appesantì tal-
mente da fargli correre serio pericolo nel guado. Deposto il bimbo sull'altra
sponda e lamentando con lui di aver sentito sulle proprie spalle un peso
tale, come se avesse portato il mondo intero, il bimbo gli rispondeva di
essere il Cristo, il Creatore di tutto l'Universo e il Re che Cristoforo ser-
viva con -la sua opera di misericordia. E per provare all'incredulo che
asseriva il vero, gli impose di piantare il secco suo bastone accanto alla
propria capanna, in quanto che al mattino seguente l'avrebbe trovato con
foglie e frutti. Cristoforo obbedì e, al mattino dopo, trovò quanto il Di-
vino Fanciullo gli aveva predetto. Così la leggenda.
Inoltre, l'ingiusta sorte che il mondo gli aveva riserbato, gli procu-
rava ora una soddisfazione di nuovo genere, perchè riteneva d'essere rav-
vicinato in tal guisa alla Figura del Redentore. Come Nostro Signore
aveva sofferto il martirio della Croce per redimere l'Uman Genere dal
peccato originale, così lui aveva subìto l'onta delle catene, per avere - ope-
rando sotto l'influsso dello Spirito Santo - ricongiunto le sparse membra
della Umana Famiglia, affÌnchè la parola del Redentore potesse risuonare
ovunque, prima della venuta dell'Anticristo e della fine del mondo!
L'oro era stato da lui cercato, ma non per sè, bensì perchè i Reali
di Spagna potessero sovvenzionare la levata di un esercito di centomila
fanti e di diecimila cavalli, col quale vincere la resistenza degli Infedeli e
toglier loro il possesso del Santo Sepolcro!
Questi concetti, fermentando nella mente del Grande Genovese, lo
predisponevano ora alla compilazione di un lavoro di nuovo genere, per
la quale bisogna egli consultava e meditava attivamente le Sacre Scritture,
fino al punto di scorgere in alcune allusioni allegoriche, in esse contenute,
il vaticinio del Grande Avvenimento da lui compiuto.