Page 14 - SCIENZA IN CITTA'
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                                                                    La Torre Solare dell'Osservatorio Astronomico
                                                                    di Monte Mario, dotata di un telescopio fisso di
                                                                    34 metri di altezza completato da un "celòstato"
                                                                    che ha il compito di captare le immagini solari
                                                                    e di inviarle a una "camera di osservazione"
                                                                    situata alla base della Torre.

tino armilla, cerchio). Una sfera armillare
è formata da una serie di cerchi graduati
concentrici, in legno o in ottone, che rap-
presentano i circoli immaginari usati dagli
astronomi per determinare le coordinate
degli astri: l'equatore, i circoli polari, i me-
ridiani,.l'eclittica con i dodici segni dello zo-
diaco. Al centro si trovano, secondo i punti
di vista, o la Terra o il Sole. Sembra che le
sfere armillari fossero usate fin dai tempi di
Ipparco (Il secolo avanti Cristo), l'astrono-
mo a cui si deve l'introduzione della scala di
luminosità delle stelle, sia come strumenti
di misura che per scopi didattici.
Nel Museo Astronomico di Monte Mario so-
no custodite una decina di sfere armillari.
Una delle più antiche della collezione, la
sfera armillare di Matteo Viani, costruita a
Venezia nel 1500 in legno cartone e carta,
riflette, ovviamente, la concezione geocen-
trica dell'universo. Al centro c'è una sferet-
ta di un centimetro di diametro che rappre-
senta la Terra; attorno ad essa due cerchi
concentrici simboleggiano, rispettivamen-
te, l'orbita della Luna e quella del Sole.
L'assimilazione delle idee copernicane e il
conseguente affermarsi del sistema elio-
centrico (col Sole al centro) è registrata in-
vece nelle sfere armillari di più recente co-
struzione (XVIII e XIX secolo), dove la
Terra è spodestata dal Sole e ridotta al ran-
go di pianeta.
Un altro tipo di antico strumento che si può
ammirare al Museo di Monte Mario è l'a-
strolabio (dal greco astrolabos, prendere le
stelle), formato essenzialmente da un piat-
to circolare graduato con sovrapposti e im-
perniati su di esso altri cerchi graduati e un
traguardo. Anche questo strumento, se-
condo alcuni inventato da Ipparco, serviva
per la determinazione delle coordinate del-
le stelle. Fra i pezzi della collezione, una se-
rie di astrolabi arabi del XII e XIII secolo.
N elle sale del Museo Astronomico e Coper-
nicano ci si può rendere conto anche dell'e-
voluzione degli strumenti ottici. Vi si tro-
vano, infatti, dai primi cannocchiali con i
tubi di cartone costruiti dai discepoli di Ga-
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