Page 10 - SCIENZA IN CITTA'

La bacheca dell'Ufficio Centrale di Ecologia
Agraria del Ministero dell'Agricoltura e Foreste,
in via del Caravita 7, nel centro di Roma,
riporta quotidianamente un comunicato

con i dati relativi a temperatura, pressione,

umidità, velocità del vento, ore di insolazione.

In via delle Botteghe Oscure anche Palazzo
Caetani, oggi elegante condominio di abita-
zioni private, non rivela alcun segno della
prima specola romana.
Parlando degli antichi osservatori romani è
necessario accennare anche a quelli sorti al-
l'interno della Città del Vaticano. Già nel
1500 Gregorio XIII volle una stazione d'os-
servazione nella Torre dei Venti (detta an-
che Gregoriana). Essa fu più volte ristrut-
turata e oggi, accessibile al pubblico, custo-
disce tra l'altro una meridiana costruita dal
cosmografo Ignazio Danti (1536-86).
Verso la fine del 1800, per iniziativa di Leo-
ne XIII, fu costruita una nuova e più at-
trezzata specola nella Torre Leonina, in
vetta al colle vaticano.
Nel 1936, alla ricerca di un cielo più adatto
alle osservazioni, anche gli astronomi vati-
cani decisero di lasciare la città trasferen-
dosi presso la specola costruita a Castel
Gandolfo.

Cosmologie vecchie e nuove
L'Osservatorio Astronomico di Monte Ma-
rio, erede delle prime specole cittadine e
custode di antichi strumenti e cimeli, sorge
nel bel mezzo del Parco di Villa Mellini, po-
co sotto la cima del Monte, a 139 metri di al-
tezza sul livello del mare.
Negli anni Venti, quando l'Armellini cerca-
va una sede adatta per il nuovo osservato-
rio astronomico romano, la scelta cadde su
questo sito non tanto perché fosse suffi-
cientemente lontano dalla città da avere un
cielo libero dalle interferenze luminose e
dalle impurità, quanto perché le specole
erano ormai diventate un punto di riferi-
mento obbligato per gli studenti che segui-
vano i corsi di astronomia della Regia Uni-
versità e non si poteva separarle del tutto
dal tessuto urbano. Il trasferimento di sede
e il trasporto degli strumenti che si trova-
vano al Campidoglio e al Collegio Romano
avvenne nel 1923. Ma, a causa del prolun-
garsi dei lavori, l'inaugurazione ufficiale
dell'Osservatorio di Monte Mario ebbe luo-
go soltanto nel 1938.