Page 8 - SCIENZA IN CITTA'
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Galileo Galilei (1564-1642) in un ritratto
di Ottavio Leoni (1587-1630).
Firenze, Biblioteca Marucelliana.
Mentre i padri gesuiti rilanciavano l'Osser-
vatorio del Collegio Romano, Feliciano
Scarpellini, professore di astronomia all'u-
niversità di Roma, otteneva l'assegnazione
di un appartamento in Campidoglio e, poco
dopo, faceva costruire una specola sulla
Torre di Nicolò V, che è posta sull'angolo
orientale del Palazzo Senatorio .
Nel nuovo Osservatorio, divenuto più tardi
pubblico, operarono studiosi di talento, co-
me il modenese Pietro Tacchini (1838-1905),
che avrebbe preso il posto di Angelo Sec-
chi, e un altro emiliano, Lorenzo Respighi
(1824-89). Quest'ultimo, dedicandosi a ri-
cerche di astro fisica solare, entrò in aperta
concorrenza con padre Secchi del Collegio
Romano. Fra i due illustri scienziati non
mancarono dispute e polemiche, mitigate
però, come tengono a precisare i contempo-
ranei, da una reciproca stima.
Gli osservatori astronomici del centro di
Roma erano comunque condannati alla de-
cadenza. Con l'evolversi della rete dei tra-
sporti urbani e l'estendersi dell'illuminazio-
ne pubblica, l'attività sperimentale diven-
ne impossibile: le vibrazioni del terreno e la
luce diffusa, infatti, sono nemici irriducibili
dell'osservazione al telescopio. Ne11922 l'a-
stronomo Giuseppe Armellini (1887-1958),
nominato direttore della specola del Cam-
pidoglio e di quella del Collegio Romano or-
mai unificate, si accinse al non facile compi-
to di chiudere i due vecchi osservatori e di
trasferire gli strumenti in una sede più
adatta. Del nuovo osservatorio si parlerà
tra poco. Prima di chiudere questo para-
grafo è opportuno però dare uno sguardo
alle tracce, ancora esistenti, delle antiche
specole,
In piazza del Collegio Romano, ponendosi
di fronte alla solenne facciata dell'edificio
omonimo, oggi sede del Liceo "Ennio Quiri-
no Visconti", si può osservare un'esile e al-
ta struttura che svetta sul lato destro della
facciata. È la Torre Calandrelli, così nomi-
rata in onore del primo astronomo e co-
struttore della specola. Guardando più at-
tentamente si noteranno come delle giran-