Page 84 - Itinerari della Scienza a Roma
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San Michele. Veduta del complesso dopo il restauro.

      ta da un lungo periodo di analisi, di ricerca e di stu-
      di sulle condizioni delle strutture e dei materiali. Fu     te riprendendo le linee architettoniche originarie, ma
      evidenziato un generale stato di degrado e carenze     differenziando i materiali per permettere la lettura
      statiche talmente gravi da far temere nuovi crolli. Tra    degli interventi. I pavimenti originari, gli infissi, le
      i fenomeni di fatiscenza i più preoccupanti riguarda-     strutture lignee, le tegole e le piastrelle di laterizio,
      vano la solidità delle fondazioni e lo schiacciamento     nei pochi casi in cui è stato possibile, sono stati riu-
      delle murature.                                    tilizzati in loco, ma in genere sono stati sostituiti con
          Nel 1973, durante la prima fase del restauro, furono     materiali della stessa natura, sempre evitando ogni
      consolidate le strutture portanti che, come tutte le     possibile effetto mimetico.
      altre murature, risultarono composte all' 80 per     Anche la scelta del tipo e del colore dell'intonaco
      cento di pozzolana e scaglie minute di tufo. Furono     esterno è stato preceduto da analisi e ricerche. Dai
      ripristinate le murature indebolite dall'apertura di     campioni d'intonaco prelevati nei punti meno esposti
      nicchie, passaggi, canne fumane, contemporanea-     agli agenti atmosferici sono stati selezionati campioni
      mente si rinforzarono e risanarono le situazioni più     dei vari strati che, con l'ausilio della microfotografia,
      compromesse.                                       hanno fornito le informazioni necessarie alla ristruttu-
      Le zone crollate e le volte dissestate furono ricostruì-     razione cromatica dell'edificio.




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