Page 83 - Itinerari della Scienza a Roma
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T                                                    tuale, tipica fisionomia. Fino all'unificazione italiana
                ra Lungotevere a Ripa e Porta Portese sorge
                l'Ospizio Apostolico di S. Michele, la più im-
                                                              il complesso, anche se in modo sempre più limitato
                portante istituzione di accoglienza sorta a Ro-
           ma per provvedere ai bisogni di un ampio strato del-     e parziale, seguitò a svolgere i suoi molteplici com-
                                                              piti. Dopo l'unità d'Italia fu ceduto al nuovo Gover-
           la popolazione, portato alla miseria dall'inarrestabile     no Italiano in cambio di una modesta rendita 'in
           processo di impoverimento.                         consolidato'. Del S. Michele sopravvisse la fonderia.
           Proprio nel tentativo di arginare la piaga dell'accat-     in cui fu fusa la statua equestre di Vittorio Emanue-
           tonaggio, dell'abbandono, della malattia, sorsero     le II per l'Altare della Patria, l'officina per la lavora-
           ospizi e ricoveri sempre più numerosi, in gran par-     zione del marmo ed infine l'officina zincografica e di
           te per l'impegno della Elemosineria Apostolica, ma     foto incisione .
           anche con il contributo delle famiglie nobili roma-     Il processo di decadenza era ormai inarrestabile, si
           ne. Mons. Marcant'Antonio Odescalchi aprì ai po-     susseguivano crolli e demolizioni finché nel 1962 fu
           veri la sua residenza a piazza Campitelli, successi-     fatto sgombrare. L'acquisto da parte del Demanio
           vamente un altro Odescalchi fondò a piazza Marga-     dello Stato Italiano avvenne sette anni più tardi, ma
           na il 'Collegio di San Michele dei poveri orfani', do-     l'inadeguatezza dei fondi dilatò enormemente nel
           ve i giovani venivano ospitati e istruiti in diversi     tempo il lavoro di restauro e quindi la successiva uti-
           mestieri. Nel 1689 Benedetto Odescalchi, successi-     lizzazione dell'edificio.
           vamente divenuto papa con il nome di Innocenzo     Attualmente vi hanno sede, oltre il Ministero dei Be-
           XI, diede inizio alla costruzione del nucleo del fu-     ni Culturali e Ambientali, molte strutture legate alla
           turo Ospizio Apostolico a Ripa Grande.             conservazione e il restauro: gran parte dei laboratori
           Dal confronto delle due edizioni della pianta di Ro-     dell'Istituto Centrale per il Restauro, la Scuola del Re-
           ma del Falda possiamo seguire lo svolgimento dei     stauro, la Soprintendenza dei Beni Ambientali ed Ar-
           lavori: nella prima (676) sono riprodotti gli orti e     chitettonici, gli Uffici Centrali, l'ICCROM.
           le banchine per la navigazione del fiume mentre
           nella seconda (1705) si vede il fabbricato Odescal-
           chi completamente ultimato. Sappiamo che nel       Sovrintendenza dei beni ambientali
           1689 era già abitato da più di cinquecento fanciulli     e architettonici
           poveri.
           Per volontà di Clemente XI Albani l'architetto Carlo     In via S. Michele 17 ha sede la Soprintendenza dei
           Fontana costruì lungo via della Lungara una casa di     Beni Ambientali ed Architettonici. Organo tecnico del
           correzione. Fu progettata con lo scopo innovativo di     Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, ha compi:
           recuperare i ragazzi ospitati; non solo evitava che i     di tutela e valorizzazione di un immenso patrimonio
           giovani espiassero i loro delitti nelle carceri comuni,     che comprende gli edifici dal IV secolo in poi, ma
           subendo così l'influenza dei reclusi adulti, ma preve-     anche i complessi urbanistici, i centri storici e tutto
           deva l'avvio al lavoro, considerato il principale mez-     ciò che ha carattere di bellezza naturale. Ha funzioni
           zo di correzione. Nei numerosi opifici i ragazzi era-     di tutela del patrimonio nei riguardi dei privati e de-
           no impegnati soprattutto nelle lavorazioni della lana     gli Enti pubblici e morali. Svolge campagne di indagi-
           e presto i loro tessuti raggiunsero un tale livello di     ne e catalogazione dei beni ambientali ed architetto-
           qualità da ottenere il monopolio per la Camera Apo-     nici, ha funzioni di controllo negli interventi di co -
           stolica e il Commissariato per le armi, impegno che     servazione e restauro dei beni di sua competenza e
           rendeva necessario anche il lavoro di persone estra-     ne diffonde la conoscenza.
           nee all'istituto.
           Pochi anni dopo lo stesso Papa autorizzava nuovi
           ampliamenti per ospitare i vecchi indigenti di ambo i     San Michele: il restauro
           sessi. I diversi corpi di fabbrica furono omogeneizza-
           ti nel tratto lungo il fiume con le caratteristiche ele-     Fu di competenza della Soprintendenza dei Ben:
           vazioni alternate. Con il Conservatorio delle Zitelle,     Ambientali ed Architettonici il controllo del restauro
           luogo di accoglienza per ragazze povere, e con il     del S. Michele, vera e propria palestra di tecnica del
           carcere femminile, il S. Michele raggiunse la sua at-     restauro architettonico. La fase operativa fu precedu-




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