Page 50 - Itinerari della Scienza a Roma
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FATTORI DI DEGRADO

        F    ra i fattori che possono determinare un danno    ta la sua origine biologica. Questa rnaculatura,
                                                         chiamata " foxing", si riscontra là dove nel supporto
            per il supporto o per l'inchiostro ricordiamo in
        primo luogo quelli derivanti da condizioni climati-    siano presenti anche elementi ferrosi. Gli insetti si
        co-ambientali non idonee. Ad esempio un cattivo    dividono a loro volta in due gruppi, quelli che vi-
        irraggiamento può ingiallire la carta e determina-    vono nell'ambiente e per i quali i documenti costi-
        re sull'inchiostro reazioni fotochimiche tali da al-     tuiscono solo una fonte di nutrimento (come sca-
        terare lo scritto. L'umidità provoca macchie, fora-    rafaggi e bacberozzi) e quelli che vivono dentro i
        tu re, sviluppo di funghi e batteri, ma anche un    libri ed il legno (tra cui i comuni tarli).
        ambiente eccessivamente secco può determinare    Una delle azioni distruttive più temibili è comun-
        danni quali grinze od accartocciamenti.          que quella delle termiti che mangiano volumi,
        Fra i danni chimici i più gravi sono quelli provo-    scaffali, travi scavandoli dall 'interno e si arresta-
        cati dall'acido presente nella composizione interna    no solo in prossimità della luce; pertanto la loro
        della carta o sprigionato dall'inchiostro. L'acido, i     azione è difficilmente individuabile ed arrestabi-
        cui effetti distruttivi giungono persino a forare la     le in tempo.
        carta, tende a formarsi soprattutto in ambiente    Fra gli organismi superiori ricordiamo topi e ratti,
        umido; quasi nulla invece la sua azione sulla per-     che producono danni davvero ingenti anche agli
        gamena, ben difesa dall'alto contenuto alcalino    edifici stessi poiché si nutrono, esattamente come
        dei suoi componenti.                             le termiti, del legno delle travi e degli arredi, ma
        I più frequenti sono comunque i danni biologici,     non disdegnano stoffe, plastica, tappezzerie.
        sia per la presenza di insetti, micro e macrorgani-    Veniamo infine ai danni meccanici in cui sono
        smi che spesso purtroppo infestano biblioteche ed    comprese tutte le cause di degrado non strettamen-
        archivi, sia perché i documenti sono per lo più co-    te legate alla struttura ed alla composizione dei
        stituiti da materiale organico e quindi inevitabil-    materiali, ma indotte dall 'esterno, come guerre, al-
        mente soggetti all 'aggressione di tali agenti patoge-    luvioni, incendi.
        ni. I microrganismi, funghi, lieviti, batteri, si di-     Ancora, per conservare alcuni documenti di gros-
        stinguono in agenti primari, se si nutrono di un     se dimensioni si è spesso ricorsi alla loro piegatura,
        supporto integro, ed agenti secondari, se si nutrono    che ha lasciato tracce indelebili. Danni più o me-
        dei residui di preesistenti agenti. Essi producono    no gravi sono invece da imputarsi alla frequenza
        macchie degli inchiostri e fragilità della carta con    di consultazione e di fotocopiatura. Strappi, sottra-
        conseguente foratura. Prediligono carte con alti     zioni di pagine intere, appunti, note, disegni vari
        valori alcalini.                                 stanno lì a testimoniarci un uso certo non rispetto-
        Alterazioni cromatiche sono prodotte dai funghi, a    so. Infine dobbiamo ricordare l'azione distruttiva
        cui è da attribuirsi anche lo scolorimento degli in-    . compiuta da alcuni vecchi restauri, eseguiti senza
        chiostri. Un tipo particolare di macchie, di color    competenza ed in maniera cosi empirica da provo-
        ruggine, è tutt'ora allo studio non essendo accerta-    care, in taluni casi, deterioramenti insanabili.


                                                         ANEODOTI
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