Page 1 - Itinerari della Scienza a Roma
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E ra l'anno 1652 quando i padri gesuiti del Colle- glievano collezioni di minerali, carte geologiche,
quadri, 141 modelli cristallografici, saggi stratigrafici
gio Romano affidarono a padre Athanasius
Kircher la direzione della Galleria del Collegio
Romano donata loro, per lascito testamentario, da del sottosuolo di Roma, grandi fossili, minerali cristal-
lizzati, donazioni provenienti dall'Italia e da tutto il
Alfonso Donnini, Segretario del Popolo Romano. mondo e la famosa Dactylioteca: la raccolta di anelli
Nell'arco di pochi anni la grande curiosità scienti- papali donata al Museo da Papa Leone XII.
fica ed umanistica di padre Kircher e la sua innegabi- Da questo primo nucleo, su proposta del medico
le destrezza nel reperire materiale espositivo e nuove e naturalista romano Giuseppe Ponzi, nel 1864, si di-
collezioni farà del Museo Kircheriano uno dei più ri- staccò la cattedra di Geologia con un Museo che rac-
nomati musei dell'epoca ed un riferimento fonda- coglieva ancora insieme le collezioni di geologia, mi-
mentale per scienziati e studiosi. neralogia e paleontologia. Si trattava di materiale
Dal 1680, con la morte di Kircher, il Museo iniziò proveniente in parte dall'ex Museo Kirckeriano e in
a perdere la sua caratteristica di Museo di Scienze a- parte donato personalmente da collezionisti, ricer-
turali a favore di collezioni e arricchimenti di caratte- catori, e dallo stesso Ponzi al quale si deve la prima
re umanistico, come testimoniano le pregiate raccolte carta geologica del Bacino di Roma.
numismatiche di padre Contuccio Contucci o gli studi Nel Museo, i 30.965 pezzi di pregio rimasero in-
sull'arte classica. sieme ancora per poco tempo; lo stesso Giuseppe
Con la soppressione dell'Ordine dei Gesuiti, avve- Ponzi decise lo scorporo delle collezioni portando
nuta nel 1773, anche il Museo Kircheriano chiuse i 18.000 pezzi nel nuovo Museo di Geologia e Paleon-
battenti e, dopo alterne vicende, tutto il materiale tologia, tra i quali i 600 tasselli di marmi provenienti
venne distribuito nei vari Musei della città. dai monumenti del Foro Romano noti come "colle-
Il primo Museo naturalistico di Roma si deve a Pio zione Belli" che valsero al Museo una medaglia all'E-
VII che, nel 1804, nell'Archiginnasio Romano, fondò la sposizione Universale di Parigi del 1867.
"lettura di Historia Naturale, Mineralogia, Geognosia". Nel 1870 le sale del Museo furono invase dalle ac-
Il primo direttore fu il padre Carlo Giuseppe Gismon- que del Tevere e gran parte del materiale venne dan-
di (1762 - 1824) illustre mineralista di fama europea neggiato e sconvolto dal fango. Restano ancora oggi,
che, oltre ad ordinare il nucleo iniziale di reperti a testimonianza di quell'evento, alcuni cartellini rìco-
(1116 minerali e 88 rocce), aggiunse numerosi cam- petti da una leggera patina di fango.
pioni raccolti personalmente. Nel 1928, anche le cattedre di Geologia e Paleon-
Papa Pio IX, nel 1851, acquistò per 20.000 scudi la tologia divennero indipendenti e il materiale dell'ori-
collezione di Monsignor Lavinio de' Medici Spada, ginario Museo venne ulteriormente suddiviso nell'at-
(composta da 12.228 esemplari) e la donò al Museo. tuale Museo di Paleontologia e in quello dell'Istituto
Nel 1858, il Museo vantava cinque sale che racco- di Geologia.