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CAPITOLO IX

                         Il tramonto dell' astro colombiano

                                            (1504-1306)

    102. Morta la regina Isabella, l'Ammiraglio viene abbandonato al pro-
prio destino! - Durante la sosta in Santo Domingo, l'Ammiraglio aveva
potuto conoscere le ultime novità venute di Spagna - lui ne mancava da
più di due anni - e, soprattutto, era rimasto profondamente attristato nel-
l'apprendere quelle, molto allarmanti, che riguardavano lo stato di salu e
della sua venerata Sovrana.

    Si augurava che Mendez e Fieschi fossero arrivati in tempo in Spagna
per poterle consegnare i dispacci che le aveva inviato e che la Sovrana
avesse potuto leggerli e giudicare, come soleva, ogni cosa nel suo giusto
valore.

    Avrebbe divorato lo spazio che ancora lo divideva dalla Penisola Ibe-
rica, al fine di giungere colà nel più breve termine possibile e poter con-
ferire con la sua Regina. Invece, il suo viaggio di ritorno in Europa proce-
dette lento ed avversato, a cagione delle tempeste e delle subìte avari
di bordo.

    Partito, come abbiamo detto, dall'Espaiiola il 12 settembre, era giun o
a San Lucar de Barrameda appena il 7 di novembre e, a causa della ma-
lattia che ancora l'affiiggeva, s'era dovuto ritirare in tutta fretta nella vi-
cina Siviglia, la quale era il focolaio in cui complottava il maggior gruppo
dei suoi nemici personali, e mettersi a giacere nel letto d'una pubblica
locanda.

    Egli si trovava ora nell'impossibilità fisica di potersi recare a Corte.
proprio quando sarebbe stato indispensabile bruciare le tappe, onde pre-
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