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campo militare e spaziale. Sia la NASA sia l'esercito ameri- economica; ad agevolare, in generale, la trasposizione delle
cano commissionano direttamente all'industria una percen- nuove conoscenze nei processi produttivi in breve tempo e
tuale altissima delle ricerche cui sono interessati, consenten- a operare, per tale via. il potenziarnento di settori produt-
do cosi allindustria di acquisire nuove conoscenze e, inol- tivi ritenuti di importanza prioritaria.
tre, di sfruttarle direttamente sul piano commerciale. Di La questione del 'divario tecnologico' fra Europa e USA: la
fronte a questo grande strumento che consente di indurre ricerca e la promozione della innovazione come problemi ma-
un forte miglioramento tecnico nei campi che, legati alla croeconomici. In questi ultimi anni l'intero sistema econo-
ricerca militare o spaziale, hanno però larghe prospettive mico europeo (e in modo particolare quello italiano, sotto
di applicazione nell'economia civile. molti Paesi individuano la spinta della congiuntura sfavorevole del triennio 1963-
in contratti di ricerca e sviluppo (finalizzati a programmi -1965, che drammatizzava i problemi della competitività del
direttamente commerciali e intercorrenti fra autorità e indu- nostro sistema produttivo) ha avvertito come problema pre-
strie) il mezzo per stimolare il progresso tecnico in alcuni minente quello del divario tecnologico e del divario nello
settori industriali fondamentali. sviluppo della ricerca che divide l'Europa dagli USA. Nel
novembre 1966 il Primo Ministro della Gran Bretagna
Quindi, sia per bilanciare il forte aiuto che le imprese Wilson, aveva sollevato il problema di un impegno comune
americane ricevono in materia di ricerca e sviluppo grazie dei Paesi europei intorno ai temi dello sviluppo tecnologico
a contratti legati in prevalenza alle spese militari e spaziali, e del divario fra Europa e USA su tale terreno. 11 Ministro
sia per conseguire lo sviluppo industriale di certi settori francese per la Ricerca Scientifica aveva proposto nel mag-
nei quali le imprese non hanno i mezzi finanziari e tecnici gio 1966, all'Assemblea di Strasburgo (Parlamento Euro-
per effettuare validi lavori di ricerca o per sviluppare i peo), uno sforzo congiunto dei Paesi d'Europa per la ri-
risultati delle ricerche comunque condotte nel Paese.. le cerca a medio e lungo termine.
autorità di molti Paesi, in particolare del Belgio. della Fran-
cia, della Germania Occidentale, della Norvegia, dell'In- Di tale ricerca dell'OCSE è disponibile un rapporto preli-
ghilterra, intervengono in maniera più o meno consistente
per mettere le imprese dei rispettivi Paesi in grado di com- minare (La precisione tecnologica) teso a porre in rilievo
petere, in condizioni di minore inferiorità, con le imprese l'importanza della previsione tecnoiogica all'interno della
americane.
grande impresa e al livello di pubblici poteri, come neces-
A questo punto, più che l'indicazione degli strumenti,
degli organi politici e amministrativi e delle leggi, è interes- saria premessa di una pianificazione delio sviluppo tecno-
sante vedere quanta parte della ricerca svolta nelle imprese logico. L'industria e l'amministrazione pubblica, in sostanza.
dei Paesi più industrializzati sia coperta dai contributi dello
Stato. Mancherà in alcuni casi, come si è già accennato, una debbono formulare un. quadro previsionale, tale da con-
chiara linea strategica: spesso si agirà più sulla base della
capacità di mobilitazione dei gruppi di pressione che sulla sentire l'assunzione tempestiva delle decisioni operative nelle
base di consapevoli linee di politica scientifica, ma sta di condizioni di incertezza sulla situazione tecnologica insita
fatto che, in genere, lintervento dello Stato non è margi-
nale, ma spesso è apprezzabile e, in alcuni casi, decisivo. in una economia permanentemente in fase di rapidi muta-
Per quanto non sia compito del presente testo ruet- menti strutturali.
terlo in luce, è il caso di sottolineare come l'Italia faccia
eccezione tall'afferrnazione sopra riferita dato che solo lo In Italia, si è ulteriormente approfondito l'indirizzo già
0,8 della ricerca industriale avviene su finanziamenti pub-
blici. Dei Paesi occidentali solo il Belgio è su posizioni vicine prospettato dal Ministero degli Esteri con il lavoro di una
a quelle italiane dato che in quel Paese la ricerca industriale Commissione insediata da quel Ministero e presieduta da P.
è finanziata per i14, l dallo Stato. Viene poi la Germania che
vede finanziata dallo Stato la ricerca industriale per una Saraceno che ha elaborato un rapporto contenente Elementi
percentuale pari solo al 7,8~~. Con l'Austria e il Canada si
entra nella fascia dei Paesi in cui l'appoggio dello Stato per un programma comune dei Paesi europei diretto ad acce-
comincia a essere apprezzabile: infatti il 13,4~;, e il 14,8~~ lerare il loro progresso tecnologico (novembre 1966).
della ricerca che viene realizzata dall'industria, rispettiva-
mente, in Austria e in Canada, avviene grazie all'Intervento I temi enunciati nei documenti citati si inseriscono, e la
dello Stato. In Svezia la percentuale sale al 26,7~6; in Fran- alimentano, in una discussione ancora lontana dal raggiun-
cia al 29,7 e in Inghilterra al 33,9~~ e raggiunge la quota
. .rnassima del 56,9 negli uSA. Questa ultima indicazione gere conclusioni univoche sul terreno politico-culturale.
è evidentemente clamorosa: ma già i dati relativi all'In- Ciò che appare acquisito è la maggiore ampiezza del pro-
ghilterra, alla Svezia e alla Francia, Paesi nei quali da un
quarto a un terzo della spesa complessiva sostenuta dalle blema dello sviluppo tecnologico rispetto a quello della
imprese per la ricerca è resa possibile grazie all'intervento
dello Stato, possono indurci a classificare tali Paesi fra ricerca in senso proprio, apparendo azzardata la posizione
quelli in cui la ricerca industriale riceve un apporto decisivo di chi ponesse una correlazione meccanica fra livello tecno-
dalle autorità pubbliche, e in cui quindi, di fatto, viene ade-
guatamente perseguito l'obiettivo di accelerare il processo di logico di uri dato sistema produttivo e risorse destinate,
produzione e di messa in circolo di innovazione dei prodotti
e dei processi produttivi. nell'ambito di esso, alla ricerca. In questo senso uno degli
elementi determinanti del divario tecnologico (si vedano ad
Si può affermare che in tutti i Paesi a più maturo processo
di industrializzazione una fase della politica scientifica è esempio le opposte politiche della ricerca di Inghilterra e
stata acquisita: quella relativa all'assunzione di responsa-
bilità da parte dei pubblici poteri. In tali Paesi, superata da Giappone) si può rintracciare nella diversa disponibilità di
tempo la fase della creazione di organismi pubblici per la capitali, per il già citato rapporto tra sviluppo e composi-
ricerca, a competenze generali, si è consolidata la fase del-
l'assunzione da parte, non più di organismi, ma di poteri zione organica del capitale. Assume quindi una funzione .
pubblici, di responsabilità dirette di gestione, impulso e
coordinamento. essenziale la disponibilità del capitale pubblico (si veda la
I Oggi l'impegno vitale è mettere a punto, definire e conso- politica degli armamenti degli USA), che tende a essere
lidare gli strumenti per trarre le conclusioni di tale assun-
zione di responsabilità. L'impegno è volto cioè a usare dei elemento di propulsione dell'industria nazionale verso obiet-
poteri di gestione, impulso e coordinamento in vista di un
obiettivo strategico generale e di specifici obiettivi di politica tivi di integrazione e controllo della ricerca e dell'innova-
zione in campo internazionale.
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Si è posto in rilievo che l'obiettivo di un intenso sviluppo
tecnologico può essere pe~~ito: con massicci investimenti
per la ricerca; con procedimeftti.jrnitativi: con trasferirneno
di capitale che inglobino conoscenze e tecnologie avanzate:
con la diversificazione e la specializzazione. D'altronde. coe-
rentemente con tali premesse, gli Elementi della Commissione
Saraceno pongono in rilievo il carattere di opzione politicJ
che assume la scelta del perseguimento di un obiettivo di
espansione del finanziamento della. ricerca, amrnettendost
che una politica di acquisizione di brevetti e di licenze po-
trebbe, in breve tempo, svolgere una efficace funzione di-
namica per l'introduzione di innovazione.
Va osservato che tali vie non si pongono, probabilmente.
come drasticamente alternative, almeno nel senso che anche
una politica che punti sul preminente e diretto impegno per
una ricerca propria, non può non porre al centro della pro-
pria attenzione anche quanto riguarda la diffusione del-
l'informazione.
., Pur lasciando impregiudicate le conclusioni concernenti
!